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Assemblare da sé un PC All-In-One è possibile

Quanti desiderano crearsi un computer perfettamente calibrato sulle proprie esigenze hanno ancora più possibilità, in termini di scelta e di risparmio.


Non molto tempo fa, i PC all-in-one erano il regno dei processori mobili e dei componenti proprietari riproposti. Comprarne uno significava sacrificare la prospettiva di importanti aggiornamenti. Gli unici componenti che si prestavano a essere cambiati erano il disco rigido, magari scegliendone uno di capacità superiore, o la RAM per aggiungerne un po’. Ma l'aggiornamento del processore o della scheda madre? Da dimenticare. Anche molti degli attuali AIO (i migliori in commercio si possono trovare sono sul sito shoppable.it) non offrono grandi possibilità di update.

Tutto è cambiato grazie a Intel che nel 2013 ha introdotto la sua piattaforma Thin Mini-ITX. Questa ha permesso di realizzare PC all-in-one utilizzando componenti standard, ma non solo ai produttori, ma anche agli utenti finali. L’unico, problema, se così lo si può definire, è Il processo di collegamento del display integrato in un particolare chassis alle varie periferiche che prevede alcune prese e connettori insoliti, ma tutte le parti richieste sono disponibili sul mercato e quindi si è liberi di mescolarle e abbinarle a proprio piacimento.

Cosa serve
Ora viene spontaneo domandarsi cosa serva per crearsi un PC all-in-one con le proprie mani. In primo luogo è necessario acquistare uno chassis compatibile, che ovviamente deve offrire anche il display. Qui la scelta non è particolarmente ampia e questi chassis non sono facilissimi da trovare. La stessa Intel tempo fa aveva lanciato un proprio chassis, per la precisione il modello Loop L5 AIO chassis for DIY, che al giorno d’oggi non è più in produzione, ma si può ancora trovare su qualche sito di e-commerce.

L’alternativa sono gli chassis dei produttori taiwanesi e cinesi. Anche in questo caso il web può venire in aiuto: con un po’ di pazienza si può trovare quello con display compatibile con la piattaforma Thin Mini ITX di Intel che meglio soddisfi le proprie esigenze. 

Ora serve scegliere un processore desktop con un TDP da 65 W o inferiore e una scheda madre che sia in grado di supportarlo. Le sottili schede madri Thin Mini-ITX hanno lo stesso ingombro delle loro sorelle Mini-ITX, ma i loro cluster di porte sono ridotti per adattarsi a chassis più sottili. Inoltre hanno alcuni connettori aggiuntivi, inclusi quelli necessari per pilotare un display touchscreen.

Dato che si tratta di parti standard, l'aggiornamento a una nuova generazione di processori dovrebbe essere piuttosto semplice. In teoria, tutto ciò di cui si ha bisogno è una nuova scheda madre e una CPU e fo

rse anche della nuova RAM che sia compatibile con processore e relativo chipset integrato nella scheda madre. Ovviamente, non cambiando lo standard Thin Mini ITX si può utilizzare il vecchio chassis e relativo monitor. Volendo si può anche tenere la scheda Wi-Fi e i dispositivi di archiviazione.

L’assemblaggio
Per prima cosa si deve installare la CPU nel socket della scheda madre secondo la procedura standard di montaggio, prestando particolare attenzione a non danneggiare o piegare i pin del socket. Le specifiche Thin Mini-ITX vogliono come RAM quella DDR3 SODIMM quindi moduli più piccoli utilizzati anche nei notebook. Si installano semplicemente inserendoli negli appositi alloggiamenti, facendo scattare i due blocchi laterali. Queste due operazioni vanno fatte prima di inserire la scheda madre nello chassis.

Ora è il momento di alloggiare la scheda madre nel telaio: essendo presente un display è consigliabile appoggiare il telaio su una scrivania utilizzando polistirolo plastica per proteggere lo schermo durante l'installazione. A questo punto si può rimuovere il pannello posteriore svitando le viti della piastra posteriore. Ora è possibile montare la scheda madre Thin Mini-ITX all'interno dello chassis. Come per tutte le schede madri con specifiche Mini-ITX, questa viene installata utilizzando quattro piccole viti che si trovano in ciascuno dei quattro angoli della scheda.

Passaggi successivi
Una volta che la scheda madre è installata in modo sicuro all'interno del telaio, si può collegare il display del PC all-in-one. Un connettore LVDS sottile è lo standard per le schede Thin Mini-ITX AIO e dovrebbe essere già collegato al display all'interno dello chassis. Il connettore LVDS si collega quindi a una porta sul lato della scheda madre. Se non si è sicuri di quale sia il connettore LVDS è consigliabile consultare il manuale.

Successivamente è necessario installare il dissipatore di calore della CPU e la ventola di raffreddamento. Il design esatto di questi due componenti può variare a seconda del modello di telaio, ma i principi guida saranno gli stessi per ciascun chassis.

Le schede madri Thin Mini-ITX supportano uno slot mSATA per installare un modulo SSD mSATA. L'SSD si inserisce semplicemente in posizione e viene quindi bloccato due piccole viti. Alcuni chassis possono anche supportare dischi da 2,5 "o 3,5 ". Altri potrebbero integrare anche un alloggiamento per unità DVD sottili. Tutti questi dispositivi possono essere aggiunti all’all-in-one tramite le porte SATA integrate.

Il passaggio finale prevede l'installazione del modulo Wi-Fi / Bluetooth Mini-PCIe. In modo simile allo slot mSATA, il modulo Mini PCIe si inserisce nello slot apposito tenendolo in posizione tramite due piccole viti. Ora non resta che chiudere il pannello posteriore e installare il sistema operativo.


martedì 7 gennaio 2020 - 08:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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