Cronaca

Castellammare - Assalto al treno della Circumvesuviana: terrore, caos e violenza cieca

L'aggressione alla fermata di Via Nocera sul convoglio con i tifosi del Sorrento. Feriti e caos alla stazione. Indagini in corso per identificare i responsabili.

di Alessio Esposito


La quiete di una domenica sera si è trasformata in un incubo alla stazione di via Nocera, a Castellammare di Stabia. Il treno della Circumvesuviana, che trasportava i tifosi del Sorrento di ritorno dalla partita contro la Turris a Torre del Greco, è stato assaltato da un gruppo di ragazzi incappucciati. Mazze, fumogeni, scene di follia e di violenza. Un’azione fulminea, brutale, che ha seminato il panico tra i passeggeri.

Quando il convoglio si è fermato, il silenzio della sosta è stato spezzato da un rumore sordo: il primo colpo contro i vetri. Poi un altro, e un altro ancora. Un crescendo di boati e schegge infrante, mentre il treno diventava un bersaglio. Dall’esterno l’ondata di terrore, all’interno si diffondeva la paura. Qualcuno ha urlato, altri hanno cercato di ripararsi come potevano.

Poi, il buio si è popolato di ombre. Una manciata di secondi, forse un minuto, e il terrore si è fatto concreto. I ragazzi incappucciati hanno fatto irruzione sul treno, con una furia che non sembrava avere volto né ragione. In un attimo, la carrozza si è trasformata in un’arena di violenza: spintoni, pugni, colpi inferti senza criterio. Qualcuno ha provato a scappare nei vagoni vicini, altri hanno cercato di proteggersi dietro i sedili.

Tre, forse quattro i feriti. Volti tumefatti, lividi, qualche taglio sulle mani nel tentativo di proteggersi. Ma più delle ferite, resta il trauma di chi era lì. L’eco delle urla, il frastuono delle pietre contro il metallo, la paura che si insinua sottopelle e fa tremare le mani anche quando tutto è finito.

Il treno, nonostante tutto, è ripartito. Ha ripreso il suo viaggio come se nulla fosse, ma nulla era più come prima. I segni della violenza erano ovunque: vetri rotti, sedili macchiati, lo sguardo attonito di chi era stato costretto a vivere quei minuti interminabili.

Ora restano le domande. Chi ha scatenato quell’agguato? Era un’azione premeditata o il risultato di una rivalità sfociata nel caos? Le forze dell’ordine sono al lavoro per dare un volto ai responsabili, per ricostruire

ogni dettaglio di quell’attacco feroce.

Ma al di là delle indagini, resta l’inquietudine di un viaggio che si è trasformato in paura, di un treno che avrebbe dovuto semplicemente riportare a casa i suoi passeggeri e che invece è diventato il teatro di una furia senza nome.
I COMMENTI

"Quanto accaduto alla stazione della Circumvesuviana di Via Nocera è un gesto ignobile, che non ammette scusanti, che va condannato senza mezzi termini. - ha affermato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza - Questi sono atti perpetrati da chi ha scelto la violenza, infangando il nome della nostra città. Mi auguro che le forze dell'ordine facciano piena luce sui responsabili per garantire che simili episodi non si ripetano. Castellammare di Stabia non è questo: non è violenza, non è vandalismo, non è odio".

"Questi sono animali, non sono persone. - ha detto Umberto de Gregorio, presidente di Eav - Dei tifosi avevano evidentemente preparato un agguato e alcuni di loro sono saliti a bordo nel momento in cui hanno fatto la fermata a via Nocera. Il capotreno ha richiesto l’intervento dell’ambulanza per farla intervenire a Sorrento. Martedì abbiamo chiesto un incontro in prefettura perché anche la vesuviana come la metropolitana va presidiata. Solidarietà al personale viaggiante di Eav che ha dovuto fronteggiare una situazione al limite del possibile".

"L’agguato al treno di ieri sera è un episodio vile e vergognoso che non dovrà passare impunito, chiediamo che siano essere accertate tutte le responsabilità di questo evento, dirette ed indirette. - il commento del sindacato Orsa - Vogliamo sapere chi sono stati gli aggressori, come sapevano che su quel treno viaggiavano i tifosi del Sorrento, chi doveva tutelare i cittadini ed i lavoratori e non lo ha fatto, chi ha concesso che quel treno fermasse e ripartisse senza essere scortato. Chiediamo che la Prefettura di Napoli ci convochi perché questi brutali episodi che, lo ripetiamo, potevano avere un epilogo ben più drammatico, non accadano mai più".


lunedì 27 gennaio 2025 - 09:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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