Matrimoni potranno essere celebrati anche alle Antiche Terme o sotto la cassarmonica.
In tempo di crisi tutto fa brodo. Potrebbe essere questo il commento alla delibera di giunta che prevede il pagamento in denaro per l'utilizzo di strutture pubbliche per la celebrazione dei matrimoni. In realtà è un modo efficace ed efficiente per garantire ad un ente comunale di rimpinguare le casse e, magari, far risparmiare tasse ai cittadini.
Cinquecento euro nei giorni feriali in orario di lavoro e settecentocinquanta euro nei giorni festivi o in quelli feriali in orario extralavorativo: sono queste le tariffe per la celebrazione di matrimoni civili alla Reggia di Quisisana fissate in una delibera della giunta comunale di Castellammare di Stabia, così come previsto dall'apposito regolamento approvato dal consiglio comunale il 20 luglio 2011.
;">Il regolamento individua oltre alla Reggia di Quisisana e all'aula consiliare «Falcone e Borsellino» di Palazzo Farnese (la cui tariffa è fissata in 200 euro per i festivi o feriali in orario extralavorativo, mentre per i giorni feriali in orario di lavoro è gratuita) come location di celebrazione anche le Antiche Terme, la Cassarmonica e «altre strutture che l'Amministrazione deciderà di utilizzare a tale scopo».
Prezzi certamente congrui agli scenari di cui si potrà usufruire. Vuoi mettere un matrimonio alla lussuosa Reggia o sotto la romantica cassarmonica? Del resto, in tempi di crisi la gente è disposta a fare sacrifici economici ma, nel giorno più bello, non si bada a spese. Ed allora è giusto che paghino.