Feto nato morto al San Leonardo, sono tre i medici del nosocomio stabiese indagati più uno dell'ospedale Martiri di Villa Malta di Sarno dove la donna, una 34enne di nazionalità ucraina, si era recata qualche giorno prima della tragedia.E' quanto disposto dalla Procura di Tone Annunziata che ha aperto un fascicolo d'inchiesta per accertare eventuali responsabilità sulla morte del bimbo avvenuta il 25 novembre scorso.
A denunciare la vicenda è stata la mamma, una 34enne di nazionalità ucraina, residente a Poggiomarino ma domiciliata da diverse settimane a Castellammare, dove effettua l'attività di commerciante al rione San Marco. Paolo era il nome scelto dalla coppia di genitori per il loro figlio. La gravidanza non aveva mai destato alcun problema. Gli esami propedeutici alla nascita, effettuati nelle ultime settimane, non destavano particolare preoccupazione. Ma il 25 novembre scorso la donna avrebbe avvertito forti dolori alla pancia, e per questo avvrebbe deciso di recarsi immediatamente all’ospedale. Pensava: “ci siamo, sta per nascere”. Giunta al San Leonardo, dopo i primi accertamenti, sarebbe emersa l’amara realtà: il feto era morto. I medici del nosocomio stabiese decisero quindi di operare la donna asportando il piccolo corpo senza vita. Dopo qualche giorno in osservazione la 34enne fu dimessa. Tornata a casa, la povera donna non fece altro che ripensare a quanto le fosse accaduto. Ed è stato così che qualche dubbio iniziò a balenare nella sua mente circa la cause che avessero potuto portare alla morte il bambino. E per vederci chiaro e capire cosa fosse realmente accaduto, avrebbe deciso di sporgere denuncia al commissariato di polizia di Castellammare di Stabia. La Procura opiontina ha invece disposto l'autopsia sul feto (che si terrà martedì), dopo l'acquisizione della cartella clinica e dell'intera doc
umentazione medica della madre del piccolo. L'obiettivo è quello di accertare eventuali responsabilità mediche in una tragedia.
La dottoressa Eutalia Esposito, primario del reparto di ginecologia dell'ospedale San Leonardo, ha invece voluto fare sapere che «nessun bambino é morto in sala parto o nella divisione di ostetricia e ginecologia di Castellammare di Stabia». Esposito, lo ricordiamo è anche consigliere comunale a Castellammare. Ha quindi lanciato un messaggio anche all'indirizzo del sindaco Gaetano Cimmino: «sindaco esci fuori dal palazzo, prendi posizione , questo è solo fango».
Appena pochi giorni fa, invece, il sindaco Gaetano Cimmino ha inviato un dossier in Procura, sulla scorta di segnalazioni giunte da cittadini e dai sindacati, ipotizzando un'emergenza sanitaria a causa di varie disfunzioni della struttura ospedaliera del viale Europa. Una posizione, quella del sindaco di Castellammare di Stabia, che ha scatenato anche una vibrante polemica con il direttore dell'ospedale Savio Marziani, che dal prossimo primo gennaio sarà sostituito da Mario Massimo Mensorio, vincitore dell'ultimo concorso proclamato daU'Asl Na 3 Sud. Come non è mancata la reazione dei primari del nosocomio. In 16 hanno firmato un documento nel quale esprimono "disappunto e indignazione per le dichiarazioni rilasciate da Cimmino in merito alla qualità assistenziale e alle condizioni dell'ospedale, parole pronunciate senza alcuna conoscenza diretta della realtà del San Leonardo ". Nella nota si evidenzia anche che "in questo modo Cimmino destabilizza il rapporto fiduciario medico-paziente, che genera sfiducia e incertezza nell'utenza e nei dipendenti, mettendo in discussione l'opera di riqualificazione fortemente voluta dal direttore generale dell 'Asi Na 3 Sud Antonietta Costuntìni".