Una nube densa di fumo nero che si alza al cielo dietro i depositi dell'ex stabilimento dell'Aranciata Faito. La paura di un incendio li dove ancora non è stata ultimata la bonifica dell'amianto sulle strutture dell'ex fabbrica. Gli abitanti della zona barricati in casa per proteggersi dal fumo che si sta liberando dall'incendio che qualcuno ha deliberatamente appiccato in pieno rione Savorito. I soccorsi sono stati tempestivi, ma, una volta domato l'incendio, agli occhi dei soccorritori si è presentata una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto all'interno di un capannone ormai fatiscente dell'azienda. A prendere fuoco, e di certo non per autocombustione, sono state alcune immondizie, "un segnale per il Comune, forse così faranno qualcosa", dice un residente di passaggio. Da anni, nella stradina che porta al vecchio ingresso del complesso industriale che una volta imbottigliava acqua, qualcuno ha adibito a discarica i vecchi capannoni ormai in disuso e per null
a controllati. Cumuli su cumuli di immondizia che con il calore di questi giorni diventano anche maleodoranti, "sono anni che c'è questo scempio e nessuno ha mai fatto nulla", ci dicono alcuni residenti. I vigili del fuoco, una volta spento l'incendio, hanno transennato tutta la struttura e avvertito il Comune di Castellammare di Stabia della situazione, inviando tutti i fonogrammi del caso. Palazzo Farnese ha fatto sapere che si interesserà della vicenda al più presto, anche perchè il problema maggiore non è la discarica ma la staticità dei capannoni. I vigili hanno constatato la completa non agibilità e il grosso rischio di crollo della struttura, che potrebbe collassare su una via spesso frequentata da auto e pedoni. Inoltre, sono stati notati anche alcuni veri e propri buchi sulle mura dello stabilimento che permettono a chiunque un'agevole entrata e uscita dalla fabbrica. Un'ulteriore grana in un quartiere già a rischio.