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Castellammare - La calza stabiese dell'Epifania: tra dolciumi, carbone e attese

Speranze e incognite, una città in bilico tra luci e ombre.

di redazione


L’Epifania porta con sé il tradizionale simbolo della calza, e Castellammare di Stabia, città dalle mille sfaccettature, ne riceve una piena di doni dolci e carbone. Un bilancio di inizio anno che riflette le ambivalenze di un territorio in continua evoluzione, tra passi avanti e difficoltà che restano irrisolte.

Nella calza stabiese ci sono regali per alcuni risultati importanti. La balneabilità riconquistata lungo tratti significativi della costa è sicuramente un traguardo da celebrare, frutto di un lavoro costante per la tutela dell’ambiente. Dolci anche i segnali della ripartenza dopo la lunga parentesi del commissariamento: la città sembra avviarsi verso un percorso di maggiore stabilità amministrativa, seppur non senza sfide. Tra le buone notizie, anche i progressi per il nuovo ospedale sul Solaro, un progetto da 120 milioni di euro che potrebbe cambiare radicalmente il panorama della sanità locale, offrendo una struttura moderna e funzionale ai cittadini.

Ma nella calza c’è anche il carbone. I fondi del PNRR per il Savorito e quelli del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) per le Antiche Terme rischiano di sfumare. Due occasioni che potrebbero andare perdute, lasciando un quartiere e un simbolo della città ancora fermi in un limbo di degrado e mancata valorizz

azione. L’allarme per queste risorse è forte: mentre le scadenze si avvicinano, non ci sono segnali chiari di un’accelerazione nella progettazione o nell’implementazione degli interventi previsti. Un destino che, se non invertito, potrebbe privare Castellammare di due importanti opportunità di rilancio.

E poi c’è Marina di Stabia, un’altra grande incognita per il futuro della città.Per il porto turistico, un tempo immaginato come motore di sviluppo economico e turistico, si attende la realizzazione delle opere a terra per aprirlo alla città. Il responso è ancora sospeso, in attesa di risolvere il rebus relativo alla conferenza di servizi e definire la visione strategica per renderlo sempre più un punto di forza per il territorio.

L’Epifania, con il suo carico di regali e carbone, offre l’occasione per riflettere sulle sfide e sulle potenzialità di Castellammare. Il 2025 potrebbe essere un anno decisivo per risolvere alcune delle questioni aperte e costruire un futuro migliore per la città. Tra i dolciumi c’è la speranza di vedere concretizzati i progetti già in cantiere, mentre il carbone è un monito a non abbassare la guardia e a lavorare con determinazione per superare le criticità che ancora affliggono il territorio.


lunedì 6 gennaio 2025 - 12:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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