La minoranza politica di Castellammare di Stabia si trova di fronte a un bivio in vista del prossimo consiglio comunale, convocato per il 31 marzo dalla maggioranza nonostante la richiesta di rinvio avanzata dall’opposizione. La decisione della maggioranza di procedere comunque con la seduta rappresenta una sfida per le forze di minoranza, che dovranno decidere se mostrarsi compatte o dividersi, come accaduto in diverse occasioni nei primi mesi di amministrazione.
Il consiglio comunale del 31 marzo tratterà argomenti di rilevanza strategica per la città. Tra i punti all'ordine del giorno figurano la riqualificazione del rione Savorito, il regolamento per gli impianti sportivi comunali, la mozione per l'acquisto dell'ex casa dei Salesiani e la gestione delle subconcessioni. Temi che l'opposizione avrebbe voluto affrontare in una seduta con la piena partecipazione di tutte le componenti politiche.
A esprimere ufficialmente il dissenso dell'oppos
izione, durante la conferenza dei capigruppo, è stato il consigliere Antonio Cimmino, che ha formalmente richiesto lo slittamento della seduta al mese di aprile. La sua richiesta si basa sull'impossibilità della minoranza di garantire la propria presenza sia nella sessione mattutina che in quella pomeridiana del 31 marzo. Un rinvio che, secondo Cimmino, sarebbe stato necessario per permettere un dibattito più ampio e rappresentativo su questioni fondamentali per il futuro di Castellammare.
Di fronte alla richiesta ignorata dalla maggioranza, l’opposizione deve prendere una decisione politica di peso: mantenere una linea comune e dimostrare compattezza o procedere in ordine sparso, con il rischio di indebolire il proprio ruolo di controllo e proposta nei confronti della maggioranza. Il consiglio del 31 marzo si preannuncia dunque come un test cruciale per le dinamiche politiche cittadine, in un contesto già segnato da divisioni e contrasti.