Non tutto si è fermato nei due anni di pandemia: il bene e la carità sono, infatti, fiumi inarrestabili che sanno scorrere in superficie ma anche nelle profondità più nascoste. Così nei due anni di emergenza Covid, di strade deserte, di socialità assente, grazie ai contributi di uomini e donne generosi di Castellammare e non solo, sono stati realizzati e portati a termine presso la Parrocchia del Carmine di Castellammare di Stabia i lavori per l’allestimento della “cucina solidale” e degli spogliatoi e lavanderia per i senza fissa dimora e per chiunque possa averne bisogno. E ora la cucina inizia a sfornare i suoi primi pasti per creare condivisione di pane, ma anche di amicizia e solidarietà: domani alla presenza del vescovo mons. Francesco Alfano, inizia l’attività di mensa nei giorni festivi, che si affiancherà a quella che la Caritas cittadina svolge nei giorni feriali n
ei locali di via Gesù. “Questo spazio vuole essere un posto di condivisione, una mensa aperta dove c’è sempre un posto da aggiungere per chiunque abbia bisogno ma anche per chiunque voglia dare il suo contributo di idee e progetti”, afferma il parroco don Luigi Milano nella serata inaugurale che si è svolta venerdì scorso con circa 70 volontari e persone coinvolte nelle attività della parrocchia. Sono particolarmente felice di quanto abbiano realizzato e lo sarò ancora di più se questa iniziativa sarà seme per questa città. Nel primo pranzo di domani verranno inaugurate anche due opere molto significative: il maiolicato realizzato dalla professoressa Anna Ruggiero che raffigura il miracolo di Gesù della condivisione del pane e quello recante l’immagine di don Aniello dello Ioio, parroco al Carmine scomparso nel 2019, a cui l’intera struttura è dedicata.