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Castellammare - Pugno duro contro gli abusi edilizi, niente demolizione: il Comune sanziona con 20mila euro

La vicenda ha origine a due anni fa, nel 2023, quando fu notificato il primo provvedimento

di Giovanni De Marco


Un manufatto abusivo non demolito nei termini previsti ha portato all’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a 20mila euro da parte del Comune. La vicenda ha origine a due anni fa, al 29 novembre 2023, data in cui fu emessa un’ordinanza nei confronti di una cittadina, imponendo la demolizione delle opere realizzate senza autorizzazione e il ripristino dello stato dei luoghi, a cura e spese degli interessati, entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento, avvenuta il 13 dicembre 2023.

Un’ordinanza non ottemperata dalla donna destinataria del provvedimento nei tempi previsti, con la stessa che nel maggio 2024 è deceduta senza aver proceduto al ripristino. A subentrare nella posizione giuridica è stata la legittima erede. In data 14 marzo 2025, un nuovo sopralluogo effettuato dalla polizia municipale ha accertato l’inottemperanza all’ordine di demolizione.

Il manufatto oggetto della contestazione è realizzato in legno, con dimensioni in pianta di circa 4,00 x 4,00 metri e t

etto a spiovente a doppia falda, con un’altezza interna variabile da 2,24 a 2,54 metri. L’opera presenta una porta di accesso posizionata lateralmente sul retro, dotata di serratura, e una finestra frontale delle dimensioni di circa 1,96 x 2,00 metri. La struttura è installata a circa 3,50 metri dal suolo e risulta ancorata, tramite traverse in legno, sia a un albero di ulivo che alla struttura in legno di un gazebo adiacente.

A seguito della verifica dell’inadempienza, l’amministrazione comunale ha disposto l’irrogazione della sanzione nella misura massima prevista, pari a 20mila euro. Il pagamento dovrà avvenire entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di notifica dell’atto.

Il provvedimento specifica che la sanzione pecuniaria non estingue la violazione e non interrompe il procedimento amministrativo in corso. Resta quindi confermata l’obbligatorietà del ripristino dello stato dei luoghi, come disposto dall’ordinanza originaria.

 


mercoledì 23 aprile 2025 - 18:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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