A tre giorni dalla spedizione punitiva di via Bonito, con il chiosco della frutta distrutto dall'azione di un'intera banda di teppisti, si attendo finalmente svolte significative nel corso del procedimento degli investigatori. La polizia del commissariato stabiese ha già provveduto all'identificazione di almeno cinque dei responsabili del raid, facendo scattare interrogatori a tappeto e perquisizioni domiciliari nelle abitazioni degli indagati. Due dei ragazzi ascoltati sarebbero addirittura minorenni: per loro come per gli altri l'ipotesi di reato è di danneggiamento pluriaggravato e lesioni.
Intanto Castellammare si interroga sulle cause che hanno scatenato il folle gesto della gang. Le indiscrezioni trapelate dagli ambienti investigativi confermano in toto la ricostruzione fornita nelle ore immediatamente successive all'episodio: l'alterco tra i proprietari dello chalet e un netturbino comunale non si sarebbe però limitato a qualche p
arola di troppo, scaturendo anzi una vera e propria rissa che avrebbe spedito i due protagonisti direttamento al pronto soccorso. Ad avere la peggio lo spazzino, finito con il volto tumefatto dalle percosse. Da lì, pare, la scelta di 'presentare il conto' al chiosco tramite la terribile incursione di mercoledì notte.
Non starà a guardare la politica. La classe dirigente di palazzo Farnese, capitanata dal sindaco Gaetano Cimmino, si è immediatamente resa conto del danno di immagine arrecato alla città dal video che ha spopolato sul web. Poco più di un minuto per gettare fango sulla parte perbene di Castellammare, vessata e macchiata dall'azione criminale di pochi scalmanati. Ecco perché l'interpartitico di venerdì sera - con relativo comunicato in un cui si annuncia la linea dura - dovrebbe essere solo il preludio a un'azione di controllo da rendere praticamente capillare sul territorio. L'estate, del resto, è appena cominciata.