Dopo tre anni di attesa, il Parco della Villa Gabola di Castellammare di Stabia ha finalmente riaperto le sue porte ai cittadini. Una giornata che le famiglie del rione San Marco aspettavano con impazienza, ma che, a causa della recente tragedia della funivia che ha colpito la comunità, non ha visto l'inaugurazione ufficiale. In segno di rispetto e cordoglio, l'amministrazione comunale ha deciso di rinunciare alla cerimonia di apertura, optando per un momento di sobria celebrazione con la semplice riapertura dei lucchetti che impedivano l'accesso al parco durante i lavori di restyling.
Presenti all'evento alcuni esponenti della maggioranza, i quali hanno espresso la loro soddisfazione per il traguardo raggiunto. Il parco non è solo un'area verde restaurata: rappresenta un simbolo di appartenenza e un luogo di ritrovo per le famiglie stabiesi, che possono finalmente riportare i loro figli a giocare e passeggiare in uno dei "polmoni verdi" più significativi del quartiere. Con la riapertura della Villa Gabola, si segna un passo avanti verso la ripresa e la rinascita della comunità.
Il recupero di Villa Gabola e la sua valorizzazione si inseriscono nel più ampio progetto
di restauro anche dell'edificio alle spalle del parco dove sarà realizzata un art factory. Un progetto avviato dalla precedente giunta di centrodestra con fondi della Regione Campania e finanziamenti europei ottenuti.
Questi interventi strategici non solo mirano a rinnovare il volto della città, ma anche a restituirle una vocazione pubblica e turistica, valorizzando il patrimonio storico, artistico e naturale delle sue bellezze. Un tassello fondamentale di questa trasformazione è rappresentato dal Museo Nazionale Libero D’Orsi, che custodisce alcuni dei novemila reperti romani ritrovati nell'area archeologica stabiese, un patrimonio che parla della storia millenaria di Castellammare.
La riapertura del Parco della Villa Gabola è quindi motivo di speranza e rinascita per Castellammare di Stabia, un invito a sognare di nuovo e a investire nel futuro della comunità, riprendendo il cammino verso una città che valga la pena di essere vissuta e frequentata. La presenza dei cittadini, felici di poter tornare a vivere uno spazio naturale riqualificato, è la testimonianza che anche dopo la tragedia, Castellammare è pronta a ripartire.