Percorsi culturali, ambientali e enogastronomici, ma anche linee strategiche da perseguire nell'area torrese-stabiese, raccolti in tre volumi, opera prima della collana editoriale Tess Costa del Vesuvio. Una sorta di enciclopedia di quel che siamo riusciti a fare, nonostante ... il peggio, che poi significa criminalità, disoccupazione, rifiuti, presentata ieri a Villa Favorita, a Ercolano. Non a caso il titolo. L'altra faccia della provincia, insomma, quella che negli ultimi quindici anni (era il 1994 quando nasceva la Tess) è riuscita a trasformare luoghi abbandonati in aree di sviluppo economico. Il tutto raccontato da sei autori, docenti e studiosi, Gennaro Biondi, Ugo Marani, Luigi Cantone, Alessandro Leon, Ugo Leone e il giornalista Pietro Gargano e dall'occhio attento e intelligente di un fotoreporter di notoria fama come Luciano Ferrara. Se il presidente della Regione Antonio Bassolino, e il presidente della Tess Leopoldo Spedaliere, non resistono all'orgoglio di elencare le tante opere portate a termine negli ultimi tre lustri (il Crown Plaza, il porto turistico Marina di Stabia, la Reggia di Quisisana a Castellammare, il resort Miglio d'Oro e il Mav a Ercolano, solo per citarne alcune) l'assessore regionale ai trasporti, Ennio Cascetta, e il sindaco di Ercolano, Nino Daniele, ne approfittano (a proposito del «meglio») per annunciare che la ferrovia del Vesuvio si farà davvero. I lavori sono stati, infatti, assegnati all'associazione temporanea di imprese Ricci & Spaini Srl, 3TI Progetti Italia Srl, Igeam Srl, Studio Eu Gbr, vincitrice di un premio di 100mila euro e affidataria dell'incarico di progettazione definitiva. Il trenino rosso del Vesuvio, atteso da oltre 50 anni (la funivia fu chiusa nel 1944) ieri pomeriggio ha, dunque, ufficialmente preso il via. Le stazioni saranno c
inque, saranno aperte, protette solo da una pensilina in vetro rosso che di notte si illumina. Nella stazione di partenza, con l'edificio della Cook, già restaurato, prenderanno posto un museo e un ristorante-bar con terrazza panoramica sul golfo. Nelle vicinanze un grande parcheggio, con il terminal per i bus turistici. Prevista, infine, nella cava vicino la realizzazione di un grande albergo. «Oggi è un momento importante - dice Bassolino - del percorso che ci si è dati in questi anni, un percorso che ovviamente non possiamo definire concluso e che ha bisogno della sinergia di tutte le forze istituzionali». Bassolino dice che ha scritto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perché venga attribuita alla Tess una terza fascia di investimenti. Quella che dovrà servire a migliorare le città e i loro centri urbani, la vivibilità e il senso civico. Il governatore lancia l'invito a non soffermarsi soltanto sulle cose negative. Non a caso nei tre volumi, accanto alle foto e alle analisi, c'è la testimonianza di alcuni imprenditori che raccontano come sia stato possibile fare impresa di qualità anche in un territorio difficile. «Il vero sforzo è questo - incalza Spedaliere - Quello che emerge dai tre volumi è la voglia di cambiamento, anche tra mille problemi e errori. Se non fosse stato così non sarebbe stato possibile creare al posto di aziende siderurgiche un'azienda nautica, un porto turistico; se non fosse stato così non sarebbe stato immaginabile veder sorgere un meraviglioso albergo sulle rovine di uno stabilimento di calce e cemento. Se non fosse stato così non sarebbe mai stato possibile realizzare in un edificio confiscato alla camorra il Mav, il museo virtuale che il mondo ci invidia».