Nelle elezioni per il rinnovo delle RSsu dell’ASL Napoli 3 Sud, la Uil Fpl si conferma il primo sindacato in azienda, con 1284 voti complessivi e 17 seggi conquistati. Un risultato che consolida il primato della sigla tra i lavoratori della sanità pubblica del territorio.
Un dato notevole di questa tornata elettorale arriva proprio da Castellammare: Francesco Iovino, della Fials, è risultato il più votato in assoluto con 570 preferenze, a conferma di una leadership radicata e trasversale.
La Fials registra una crescitarispetto al 2021: passa da 11 a 12 seggi, e lo fa aumentando i propri voti soprattutto nei plessi strategici. Al San Leonardo, ad esempio, il sindacato ha raccolto 344 voti contro i 301 del 2021, in un contesto di maggiore partecipazione al voto: 598 i votanti nel 2025, contro i 545 di tre anni fa.
In calo, invece, la Cisl Fp, che da 12 seggi scende a 11, mentre la Cgil perde una rappresentanza passando da 5 a 4 seggi. Nursing Up riesce a ottenere un seggio.
Il voto ha coinvolto migliaia di dipendenti dell’azienda sanitaria dislocati nei distretti e
negli ospedali di un territorio vasto, da Castellammare alla Penisola sorrentina, passando per l’area vesuviana e nolana. Un appuntamento cruciale per la rappresentanza dei lavoratori, che hanno scelto i propri delegati chiamati a sedere nei tavoli di contrattazione e confronto con la dirigenza aziendale.
A determinare il successo della Uil è stata la presenza capillare e una proposta sindacale percepita come solida e affidabile. Ma un rilevante è anche la conferma dell’ascesa della Fials, che nei territori come Castellammare dimostra capacità di radicamento e consenso crescente.
Ora si apre una nuova fase per le relazioni sindacali in azienda. I nuovi eletti avranno il compito di rappresentare istanze e bisogni in un momento cruciale per la sanità pubblica: tra carenze di organico, sfide contrattuali, turnazioni pesanti e il bisogno di riorganizzare servizi e risorse. In questo scenario, la fotografia emersa dalle urne diventa un punto di partenza per costruire un dialogo forte tra rappresentanze e vertici aziendali, in difesa dei lavoratori e della qualità del servizio sanitario.