Brevi

Formazione ECM: nuove proroghe e obblighi per i professionisti sanitari nel 2025


L’obbligo di formazione continua rappresenta per i professionisti sanitari non solo un requisito normativo, ma anche una responsabilità verso i pazienti e il sistema sanitario nel suo complesso. Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni previste per il 2025, è fondamentale chiarire in cosa consistono le recenti proroghe e quali sono le scadenze effettive che medici, infermieri, farmacisti, fisioterapisti e altri operatori della salute devono tenere in considerazione.
Il sistema ECM (Educazione Continua in Medicina) prevede un aggiornamento costante delle competenze attraverso un programma formativo strutturato in trienni. Per il periodo 2023–2025, ogni professionista è tenuto ad acquisire almeno 150 crediti ECM, distribuiti secondo parametri definiti dalla Commissione nazionale per la formazione continua. Tuttavia, un elemento nuovo introdotto di recente riguarda la possibilità di recuperare i crediti eventualmente non maturati nel triennio precedente entro il 31 dicembre 2025. Questa proroga, inserita all’interno del decreto Milleproroghe, permette a migliaia di professionisti di regolarizzare la propria posizione formativa evitando sanzioni o problemi di tipo assicurativo.
Il rispetto dell’obbligo ECM è infatti oggi strettamente connesso alla validità della copertura assicurativa per la Responsabilità Civile Professionale. A partire dal 2026, chi non avrà raggiunto almeno il 70% dei crediti richiesti nel triennio in corso potrebbe non beneficiare della piena tutela in caso di contenziosi legati all’attività svolta. Si tratta di un passaggio cruciale, che richiede un’attenzione puntuale da parte di ogni professionista, anche di chi lavora in libera professione o in contesti poco strutturati.
Per agevolare l’adempimento dell’obbligo, molti operatori sanitari si stanno orientando verso modalità di formazione più flessibili e accessibili, in particolare quelle erogate a distanza. I percorsi formativi online – vedi i corsi FAD online di EbookEcm.it, provider tra i più autorevoli nel settore – rappresentano una risorsa utile per pianificare il proprio aggiornamento dato che permettono di acquisire crediti ECM in modo pratico, autonomo e compatibile con gli impegni lavorativi. Grazie a una varietà di contenuti formativi, aggiornati e accreditati, è possibile coprire diverse aree tematiche e specialistiche, adattando il percorso alle reali esigenze del singolo professionista.
La formazione a distanza, oggi ampiamente riconosciuta e normata, rappresenta una delle modalità più utilizzate per ottemperare agli obblighi ECM. Permette di seguire i corsi in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, evitando trasferte e assenze dal lavoro. La sua efficacia è ormai comprovata, soprattutto quand

o i contenuti proposti sono strutturati in modo interattivo e orientati alla pratica clinica. Quiz intermedi, test finali, materiali scaricabili e tracciamento automatico dei progressi rendono l’esperienza didattica semplice e controllabile.
Tra gli aspetti da tenere presenti c’è anche la possibilità di sfruttare eventuali esenzioni, riduzioni o bonus formativi. Ad esempio, chi ha raggiunto un determinato numero di crediti nel triennio precedente può accedere a esoneri parziali per quello in corso. Allo stesso modo, alcune categorie possono beneficiare di esenzioni temporanee per motivi legati alla maternità, alla malattia o ad altri impedimenti documentati. Tuttavia, per non incorrere in errori, è sempre consigliabile verificare la propria posizione sul portale del Co.Ge.A.P.S. e consultare le normative aggiornate.
Le proroghe introdotte nel 2024 non vanno intese come un rinvio delle responsabilità, ma piuttosto come un’opportunità per chi non è ancora in regola di pianificare in modo più accurato il proprio percorso. In un contesto sanitario che richiede costante aggiornamento, la formazione continua non è più solo un vincolo normativo, ma uno strumento di crescita professionale e personale. Migliorare le proprie competenze non significa solo acquisire nuovi saperi, ma anche offrire un servizio migliore, più sicuro e più attento alle esigenze del paziente.
Un altro elemento che merita attenzione è la progressiva introduzione di criteri qualitativi più stringenti nella valutazione dei provider e dei contenuti ECM. Gli enti erogatori devono garantire il rispetto di standard sempre più elevati in termini di affidabilità scientifica, efficacia formativa e trasparenza. Questo rappresenta un vantaggio per i discenti, che possono contare su una maggiore tutela e su percorsi didattici meglio calibrati sulle necessità reali del lavoro clinico.
In parallelo, si sta affermando una visione più ampia del concetto di aggiornamento, che non si limita all’apprendimento di nozioni tecniche ma include anche aspetti come la gestione relazionale, l’empatia, la comunicazione interdisciplinare, l’attenzione alla qualità organizzativa e la capacità di adattarsi ai cambiamenti. In questo senso, l’ECM non è solo uno strumento per adempiere a un dovere, ma una risorsa per affrontare con consapevolezza le sfide della professione.
La proroga fino al 31 dicembre 2025 rappresenta quindi un’occasione per allinearsi agli standard richiesti, ma anche per ripensare il proprio rapporto con la formazione. Pianificare per tempo, scegliere contenuti di qualità, affidarsi a strumenti flessibili e aggiornati: queste sono le chiavi per trasformare un obbligo in un’opportunità concreta.


giovedì 20 marzo 2025 - 08:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Brevi