Il sindaco Patriarca intanto si dice pronto a sostenere con un finanziamento il completamento dell'ospedale di Gragnano
Ha visto la luce sabato mattina il centro di Epatologia dell'ospedale Santa Maria di Casascola. La nuova struttura, diretta da Carmine Coppola, responsabile unità operativa di Epatologia ed Ecografia interventistica, potrà contare su medici specialisti in infettivologia, esperti di epatologia ed ecografia. Alla presenza dello staff direzionale dell'ospedale e di Domenico Cioffi, direttore della struttura complessa di Medicina generale, Coppola ha presentato l'èquipe e ha sottolineato come la nuova funzione assistenziale sia stata fortemente voluta dai vertici dell'Asl Na 3 Sud. Il centro presterà particolare attenzione alla cura delle epatiti croniche di varia tipologia e alla sorveglianza dei pazienti cirrotici, con ecografie periodiche per la diagnosi precoce dell'epatocarcinoma. Altri punti di forza saranno l'ecografia interventistica diagnostica e terapeutica per la cura del cancro del fegato con radiofrequenza, alcolizzazione, cura del cancro del fegato con farmaci biologici e assistenza epatologica domiciliare. Tra le novità più importanti c'è anche l'assistenza ai malati in attesa di trapianto. A tal proposito è stata già avviata una
fattiva collaborazione con il centro trapianti di fegato di Pisa, con un protocollo ben codificato per l'inserimento in lista e per l'immediata fase post-trapianto. Alla cerimonia d'inaugurazione erano presenti anche i rappresentanti delle istituzioni locali, con il sindaco Annarita Patriarca che ha prospettato la possibilità di completare un'intera ala del nosocomio di Gragnano grazie a dei finanziamenti comunali: "Non è la prima volta che il comune dimostra con i fatti il proprio sostegno all'ospedale e siamo disposti ad offrire all'Asl il contributo di cui necessita - ha spiegato il primo cittadino della città della pasta - Questa struttura può rappresentare una risorsa importante in termini di servizi per l'intera area dei Monti Lattari. Se vi fosse bisogno di un sacrificio economico, noi siamo pronti a farlo, in quanto è triste dover osservare corridoi e reparti nuovi e a norma vuoti, quando, se attivi, potrebbero far invidia alle strutture del nord". Intanto è stato revocato il blocco dei ricoveri nel dipartimento di Igiene mentale, anche se una soluzione definitiva del problema, in grado di esorcizzarne la chiusura, non è ancora stata trovata.