Sono ancora sconvolti i colleghi di Antonio Venetucci, il funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Castellammare arrestato perché accusato di aver chiesto 30mila euro ad un imprenditore di Torre Annunziata per una definizione «bonaria» di un contenzioso. Una vicenda che colpisce i dipendenti dell’ufficio stabiese, per la questione che ha investito un collega e di cui, come spiegano all’Agenzia «nessuno avrebbe mai sospettato». Una questione che ormai da diverse ore è al centro dell’attenzione anche degli operatori che ogni giorno frequentano le sale dell’ufficio di via Raiola. «Per lavoro frequento abitualmente l’agenzia stabiese – spiega Giosuè, responsabile di un’agenzia di se
rvizi – e ho sempre trovato la massima disponibilità e serietà nell’affrontare i problemi. Certamente quanto accaduto mi lascia perplesso». Spiega Carmine Di Fraia, direttore dell’ufficio: «Siamo spiacenti per quanto accaduto, ma in questi casi occorre la linea dura. Tali fenomeni sono da contrastare e abbiamo dato piena disponibilità a collaborare con la magistratura e con i militari della guardia di finanza, per chiarire in ogni modo questa brutta vicenda». Intanto, ieri mattina, funzionari della direzione regionale dell’Agenzia dell’Entrate si sono recati presso l’ufficio stabiese per constatare quanto rilevato in seguito alle indagini dagli uomini della procura oplontina.