Aprire una nuova striscia positiva con destinazione il grande sogno. È questo l’obiettivo della Juve Stabia che, reduce dall’immeritata sconfitta contro il Catanzaro nel turno di recupero infrasettimanale, è attesa alle ore 17.30 dal match interno con il Foggia. A due giornate dal termine della regular season, le vespe hanno ormai visto ridursi al lumicino le opportunità di raggiungere il quarto posto e possono puntare più concretamente ad aver la meglio del Catania, appaiato a pari punti in quinta posizione. Mister Padalino, foggiano purosangue, dovrà fare a meno solo di capitan Mastalli e delle seconde linee Lazzari e Iannoni. Certo il modulo, il 3-4-3, con Farroni tra i pali. In difesa Troest sarà affiancato da Mulè e Caldore, anche se non è escluso l’impiego di Elizalde ed Esposito ai lati del vichingo danese. Lungo la mediana Berardocco sarà affiancato da Vallocchia con Rizzo sulla corsia mancina e Scaccabarozzi sulla destra. Ipotizzabile in questo ruolo anche l’impiego di Garattoni, che potrebbe essere riproposto per rimettere benzina nelle gambe e ritrovare lo smalto del girone di andata. In avanti Orlando agirà sulla corsia sinistra con Fantacci sul fronte opposto. Marotta sarà la punta centrale con Cernigoi pronto a subentrare nella ripresa. Il Foggi Scalpita anche Borrelli, decisivo prima dell’infortunio. Il Foggia, orfano di alcuni elementi chiave come l’infortunato Anelli e Fumagalli, quest’ultimo protagonista all’andata e indiziato numero uno dopo il caso di positività comunicato ieri dai satanelli, ha già conquistato la qualificazione aritmetica ai playoff e vorrà blindare la settima posizione. Il match odierno, al di là della suggestione dovuta ai sogni da coltivare nella post season, incarna un amarcord per i gialloblù che il 17 giugno 1951 si imposero 2-0 a Firenze sui rossoneri pugliesi nello spareggio per la promozione in serie B. Spostandoci nella città delle acque, sono ben 16 i precedenti tra le due formazioni con 6 vittorie delle vespe, 4 pareggi e 6 blitz ospiti. L’ultimo confronto risale al poker calato d
agli allora uomini di Fontana durante la stagione 2016/17 con gol di Liviero, Sandomenico, Montalto e, soprattutto, Ripa, anche oggi tra le fila gialloblù. Di Mazzeo il gol del Foggia che quell’anno stravinse il campionato. Come detto, mancherà tra gli ex di turno Ermanno Fumagalli, tra gli eroi della vittoria della Coppa Italia Lega Pro e della promozione 2010/11 targate Piero Braglia. Infortunato Stefano Salvi, alle falde del Faito durante il campionato 2016/17, squalificato Gaetano Vitale, 19enne nativo di Castellammare. Lunghissima in tal senso la lista degli assenti tra gli uomini di Marchionni che, oltre agli elementi già citati, va da Anelli a Del Prete, passando per Morrone, Said, Aramini, Di Masi, Raggio Garibaldi, Tomassini e Mascolo. Il grande ex sulla sponda stabiese sarà mister Pasquale Padalino, foggiano doc che con la maglia rossonera ci è nato, ci ha giocato e ha anche allenato partecipando alla ricostruzione della precedente società fallita dopo la retrocessione in serie C. Pagine indelebili della storia rossonera ha scritto anche Giuseppe Pavone, attuale ds e dg della Juve Stabia e tra gli artefici massimi del miracolo Zemanlandia. A proposito di passato, nella serata di ieri il Foggia è stato scosso dalla notizia della scomparsa di Cataldo Gambino, calciatore amatissimo che aveva infiammato lo Zaccheria negli anni '60 agli ordini di Oronzo Pugliese. Match, quello odierno, che di certo offrirà spunti interessanti in chiave playoff con la griglia ancora tutta da scrivere e appena una settimana di riposo prevista dopo il posticipo dell’ultima giornata al 2 maggio e il primo turno fissato appena sette giorni dopo. Questo pomeriggio arbitrerà il signor Filippo Giaccaglia della sezione di Jesi, coadiuvato dagli assistenti Thomas Miniutti di Maniago e Costin De Santo Spataru di Siena. Quarto uomo Enrico Gigliotti di Cosenza. Vespe contro satanelli, spettacolo con vista playoff.
Juve Stabia (3-4-3): Farroni; Mulè, Troest, Caldore; Scaccabarozzi, Berardocco, Vallocchia, Rizzo; Fantacci, Marotta, Orlando. All.: Pasquale Padalino.