La Juve Stabia giocherà al Romeo Menti sin dall’inizio del campionato. Non ha dubbi in merito il patron Andrea Langella, intervenuto in occasione della presentazione del libro “Calcio, potere e politica” tenutasi presso il Circolo Nautico di Castellammare di Stabia. Il patron gialloblù, presentato dai moderatori Carmen Matarazzo e Sergio Coppola, ha conversato con gli autori Valerio Mancini e Narcis Pallarès-Domenech rispondendo anche alle domande di alcuni spettatori. «I lavori allo stadio sono integrazioni dettate dalla Lega – ha evidenziato il presidente Langella –, attualmente si sta seguendo un cronoprogramma stilato dal commissario prefettizio e portato avanti dal sindaco Vicinanza. A fine luglio il Menti dovrebbe essere pronto, poi vien da sé che successivamente bisognerà occuparsi dei veri interventi che riguarderanno un impianto fatiscente che attualmente non è degno di ospitare squadre che hanno giocato la serie A. Poter contare sull’interlocuzione con una giunta comunale è fondamentale da questo punto di vista. Personalmente, da quando 5 anni fa sono entrato in società, ho sempre messo la sicurezza al primo posto chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine e pretendendo il funzionamento di tutte le telecamere. A conti fatti non è mai successo nulla, a parte lo spiacevole episodio contro la Casertana avvenuto lontano dal nostro impianto. La nostra è una tifoseria matura e responsabile, sono onorato di averla al nostro fianco». Attualmente, nel dettaglio, sono in corso i lavori di risistemazione degli spogliatoi e di sostituzione dei sediolini danneggiati, oltre alla tinteggiatura di diversi settori. La copertura della Tribuna Monte Faito è stata invece già stata rimessa a nuovo. Il programma riguarderà poi l’arretramento delle barriere lato tribune Quisisana e Varano, la predisposizione della sala Var, l’installazione di 5 Skybox, la manutenzione del sintetico e l’adeguamento dell’impianto di illuminazione. L’attenzione, durante la presentazione del libro, si è poi spostata sull’attuale situazione del calcio nostrano. «Il governo, come già avvenuto in Inghilterra e Spagna, dovrebbe dare un indirizzo politico al calcio. Siamo lontani anni luce da quelle realtà, basti pensare che di anno in anno peggioriamo in tema di introiti e ciò impatta sull’intero sistema. Gli imprenditori stranieri non investono in Italia perché mancano le strutture e l’innovazione, se la politica non decide di destinare fondi risulta complicato garantire un prodotto valido. Dal punto di vista della serie B, quest’anno rischiamo di perdere 1 milione e 800mila euro tra diritti televisivi e affini, una cifra notevole per un club come il nostro che dovrà competere con 19 antagoniste, alcune delle quali guidate da cordate internazionali, con un solo imprenditore
alla guida. In questo momento ci vorrebbe un nuovo miracolo e non sempre riescono. La città è straordinaria, occorrerebbe comprendere che l’intero territorio deve dimostrare di meritare la serie B e non solo la squadra. Stiamo costruendo la nuova rosa con tanti sacrifici, vogliamo arrivare pronti alla nuova stagione». Un ruolo importante per la Juve Stabia sta recitando anche la neonata Academy. «L’1 luglio a Cercola partiranno i primi campi estivi, poi a settembre inizierà l’attività vera e propria. Attualmente contiamo 192 ragazzi dall’under 14 a salire, i nostri direttori sono professionisti veri che premiano il talento e i risultati dimostrano che il nostro è uno dei migliori settori giovanili del meridione. Nel calcio ci sono troppi poteri nascosti a tutti i livelli, ho imparato a comprenderlo in questi anni e posso assicurare che nella nostra realtà viene valorizzato solo il merito. Teniamo molto all’aspetto sociale e personalmente mi gratifica quando un genitore mi ferma per dirmi che il figlio è diventato uomo, anche se in realtà io faccio solo si che il vivaio vada avanti. Ad onor del vero abbiamo anche una squadra femminile, ogni anno ci associamo ad una selezione». La presentazione si è conclusa con un dibattito con il pubblico e un simpatico siparietto finale in cui il patron Langella si è lasciato andare ad una promessa particolare ad un tifoso trasferitosi a Genova per lavoro e dettosi emozionato per la recente promozione in serie B. «Le assicuro che si emozionerà ancora, batteremo la Sampdoria al Ferraris». Intanto, con il patron che domani incontrerà Aurelio De Laurentiis in occasione dell’inaugurazione dell’impianto sportivo di Telese Terme che ospiterà la prima parte del ritiro delle vespe, il ds Lovisa sta continuando a tessere le reti del calciomercato sperando anche in qualche lieta novella da Napoli. Tonin e Floriani Mussolini saranno i primi innesti, tant’è che l’esterno della Lazio in settimana è stato a cena nel noto ristorante Mamma Mia assieme alla madre, l’onorevole Alessandra Mussolini. Tra i pali Perisan resta la prima alternativa a Thiam, anche se nelle ultime ore sembra prendere corpo l’interessamento per Confente del Vicenza, classe 1998 protagonista di una stagione ad altissimo livello. Voci insistenti vogliono inoltre i gialloblù sulle tracce di Artistico e Di Marco, tra i pochi a salvare l’onore tra le fila della Virtus Francavilla. Entrambi giovanissimi, andrebbero a rappresentare valide alternative alla formazione titolare. Le trattative per i due calciatori sembrano destinate a vedere il Torino protagonista, dato che i granata sono sulle tracce dell’attaccante, al pari della Lazio, e sono titolari del cartellino del centrocampista. L’apertura del mercato è ormai alle porte e i primi colpi saranno presto sparati.