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Juve Stabia - Monterosi Tuscia 1-3 - L'amarezza di Colucci. «Errori letali, dobbiamo riattaccare la spina»

Scaccabarozzi guarda avanti. «Siamo quinti, vogliamo giocarcela». Menichini. «Prestazione importante, se Forte non avesse parato il rigore probabilmente avremmo parlato di un'altra partita»

di Gioacchino Roberto Di Maio


   Mister Leonardo Colucci

La Juve Stabia dovrà riattaccare la spina. La sconfitta per 3-1 incassata a domicilio dal Monterosi Tuscia amareggia un mister Leonardo Colucci consapevole degli errori commessi dai propri uomini. «Leggendo il risultato potrei passare per matto affermando che il primo tempo mi è piaciuto – ha spiegato il tecnico gialloblù –, eppure è così perché siamo partiti bene e poi abbiamo reagito ai gol incassati giocando a calcio e arrivando spesso in area avversaria. Alcuni errori commessi ci sono stati letali, in questa fase chi ci affronta è cinico nel castigarci alla prima occasione. Ciò che davvero non mi va giù è la ripresa, c’è stato zero impatto nonostante nell’intervallo avessi spiegato ai ragazzi che c’erano ancora 50 minuti per cercare di rimontare. All’ingresso in campo ho confermato lo stesso undici perché io non getto a mare nessuno, sarebbe troppo facile condannare chi ha sbagliato qualcosa imputando loro l’andamento della gara. Poi vien da sé che qualora l’arbitro ci avesse concesso il secondo rigore per il fallo di mani sul tiro di Pandolfi, magari avremmo assistito ad un finale di gara dai toni differenti. Stiamo lavorando come abbiamo sempre fatto, dobbiamo riattaccare la spina mentale dato che anche a Torre del Greco abbiamo incassato un gol evitabile. Dobbiamo essere più cazzuti per evitare incidenti di percorso come questo. Ora rialziamo la testa». Tra gli episodi da cancellare di questa giornata vi è anche la reazione evitabile di Santos ai fischi dei tifosi al momento della sostituzione con Zigoni. «Gli ho spiegato che avrebbe dovuto essere più razionale, anche se posso comprendere il suo nervosismo per la partita. Sbagliare un rigore può starci, io non ne ho mai sbagliati solo perché non ne ho mai calciato uno. Se avesse segnato sarebbe potuta svoltare la sua stagione, invece quell’errore lo ha condizionato dopo una buona partenza. Personalmente avrei riproposto la stessa formazione, in attacco ho preferito tutelare Pandolfi perché ieri ha accusato un trauma al ginocchio, mentre a centrocampo ho sostituito Berardocco e Ricci con Maselli e Gerbo perché in settimana ho visto i primi un po’ stanchi dopo tante gare consecutive da titolari. A volte, d’altronde, anche i fari possono spegnersi. Maselli mi è piaciuto, l’ho sostituito solo per un fastidio alla spalla. Nel caso di Gerbo, la sostituzione è stata dettata solo da un discorso di tenuta atletica e non dalle circostanze che hanno portato al terzo gol del Monterosi. Venerdì ho visto commettere errori simili anche a calciatori che hanno giocato i Mondiali, dunque non dobbiamo condannare nessuno. Ciò che mi rammarica è che le partite sono frutto del lavoro della settimana e durante gli allenamenti avevo già assistito a défaillance come quelle odierne. Diversi elementi stanno oltretutto stringendo i denti, non posso cambiare sette undicesimi della formazione titolare. Più che guardare al mercato, dobbiamo migliorare sulle caratteristiche di impatto, dobbiamo essere concentrati e commettere meno errori. Solo così potremo ritrovare i nostri equilibri. Se poi qualcuno dovesse venir

e a darci una mano colmando determinati tasselli, lo accoglierei volentieri. Non ho incrociato Della Pietra dopo la partita, posso fargli solo i complimenti augurandogli di trovare continuità e fare bene. Ora rialziamo la testa e guardiamo avanti». Esamina il match, con altrettanta amarezza, Jacopo Scaccabarozzi. «L’approccio alla partita è stato ottimo – ha evidenziato il centrocampista gialloblù –, peccato per gli episodi contrari. Fossimo andati all’intervallo sul 2-1, probabilmente avremmo affrontato la ripresa con un piglio diverso ed è questo il rammarico più grande. Senza voler colpevolizzare nessuno, è chiaro che sul risultato abbiano inciso i nostri demeriti sui gol del Monterosi. Personalmente, per quanto vadano accettati i fischi quando si perde al pari degli elogi quando si vince, ritengo eccessiva questa reazione dato che siamo quinti in classifica e di tempo per risalire la china ne abbiamo tanto. Ringrazio la Curva per il consueto supporto, a fine partita i ragazzi ci hanno parlato incitandoci a non mollare». Sulle ultime sfide ha inciso la sosta del campionato. «Non è mai semplice riprendere dopo un periodo di riposo, tanto più che a Torre del Greco abbiamo trovato una Turris dai pochi riferimenti in virtù del cambio di allenatore. Dobbiamo essere bravi a non perderci, dovremo lavorare sodo sulla determinazione per non lasciarci andare quando capitano partite come questa in cui gli episodi possono capovolgere tutto. Siamo lì in alto, vogliamo giocarcela». Chi sorride, è mister Leonardo Menichini. «Abbiamo ottenuto 3 punti preziosi – ha evidenziato l’allenatore del Monterosi Tuscia –, abbiamo offerto una prestazione importante senza la quale non saremmo mai usciti indenni contro una squadra forte come la Juve Stabia. Gli episodi chiaramente orientano le partite, se Forte non avesse parato il rigore probabilmente avremmo parlato di un altro risultato. Ho apprezzato particolarmente la reazione al gol di Bentivegna, i ragazzi meritano un plauso. Conosco Colucci da tanti anni, da gran signore quale è ci ha rivolto i complimenti a fine gara. Parlando dei singoli, Della Pietra ha qualità ed entusiasmo, ha bisogno di giocare per trovare la condizione migliore. Oltre a realizzare la rete del pareggio, ha pressato e tenuto palla, offrendo una performance molto positiva. Tengo ad elogiare anche Carlini, un giovanotto che teneva particolarmente ad esserci avendo fatto molto bene a Castellammare. Ha attraversato un momento difficile per delicate problematiche personali, stasera ho rivisto il calciatore che con classe e orgoglio può superare tutti gli ostacoli. La società ha operato molto sul mercato, oltre a Della Pietra, sono arrivati Tonin, Santoro e Forte. Non ho presentato richieste particolari, poi se il direttore dovesse approfittare di qualche buona opportunità potrei solo esserne felice. La nuova proprietà ha bisogno di tempo per comprendere i meccanismi del calcio, vi è la volontà di far bene portando in alto il marchio Maury’s. Ora pensiamo solo alla salvezza, occorrerà lottare sino all’ultima giornata per conquistarla». La corsa continua con un occhio e più al calciomercato.

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domenica 15 gennaio 2023 - 23:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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