Juve Stabia

Le PAGELLE di Spezia - Juve Stabia: Danilevicius strabiliante, doppietta ed assist alla... Magic Johnson!

Murolo consuma la sua vendetta perfetta, Dicuonzo insospettabile goleador, Acosty incontenibile sulla corsia mancina, Genevier ispirato uomo-assist, Cellini ancora impalpabile.

 

di Mauro De Riso


Vespe in trionfo al 'Picco' di La Spezia. La corazzata ligure soccombe dinanzi alla fame di vittorie dell'armata gialloblù, che al terzo tentativo riesce ad infliggere il colpo di grazia alla squadra di Serena, abile a replicare in due occasioni alle reti di uno strepitoso Tomas Danilevicius. Protagonista di giornata il bomber improvvisato Stefano Dicuonzo, alla prima marcatura in B, una rete che vale tre punti d'oro e che proietta le vespe al quarto posto solitario in classifica. Di seguito, le pagelle di Spezia - Juve Stabia:

JUVE STABIA

Nocchi 7 – Con la sicurezza di un veterano blocca tutte le conclusioni indirizzate verso la sua porta, dando l'impressione di avere le calamite nei guantoni. Garofalo e Bovo sbattono contro il muro innalzato dal giovane portiere, che si esalta ipnotizzando Sammarco con un'uscita bassa che chiude la visuale all'ex centrocampista di Chievo e Samp. Incolpevole sui gol, si fa trovare sempre pronto nelle prese alte, ma la tecnica nei rinvii è ancora un po' approssimativa.

Maury 6 – Garofalo e Bovo sono clienti davvero scomodi, ma l'esperto difensore belga riesce a limitare i pericoli nel corso del match, riducendo al minimo le sortite offensive per tenere a bada gli esterni spezzini. Un errato disimpegno nel finale innesca Sammarco, rievocando gli spettri di Modena, ma il centrocampista ligure non è freddo sotto rete e perdona lo svarione dello stopper gialloblù.

Murolo 7 – L'infortunio di Figliomeni lo lancia nell'undici titolare, esaudendo i desideri del centrale campano, il quale può consumare la sua vendetta perfetta contro la squadra che lo ha scaricato nell'ultimo giorno del mercato estivo. Chiamato a convincere Braglia 'con le buone e con le cattive' per sua stessa ammissione, l'ex difensore dei liguri erge un muro dinanzi alla porta di Nocchi, svettando in anticipo su tutti i palloni alti ed imponendo il suo strapotere fisico nei contrasti. Ennesima prestazione impeccabile di un calciatore giunto a Castellammare senza squilli di tromba, ma capace di convincere gli scettici grazie alla grinta e alla cattiveria agonistica che lo consacrano a totem di una difesa che, per lunghi tratti del match, concede solo le briciole agli avversari.

Scognamiglio 6 – Tanta imprecisione nel primo tempo, ma anche tanta sostanza nelle fasi calde del match. Non si risparmia mai nei duelli fisici, in cui prevale grazie alla sua stazza imponente, tuttavia Antenucci gli sfugge al 40' della ripresa siglando la rete del momentaneo pareggio.

Acosty 7 – La freccia nera soffre nei primi minuti dell'incontro quando il 3-5-2 delle vespe sbanda contro le sovrapposizioni insistenti degli esterni spezzini. Braglia corre ai ripari passando al 4-3-3, con il ghanese defilato sulla corsia mancina, e da quel momento la musica cambia. L'esterno di proprietà della Fiorentina nella prima frazione fa ripartire l'azione a più riprese con le sue folate, risultando a tratti incontenibile per il suo dirimpettaio Piccini. Il primo gol nasce da una splendida azione personale conclusa con un tiro-cross deviato di testa da Danilevicius. Nel secondo tempo prova a pungere in contropiede, ma prima Cellini vanifica un suo delizioso assist, poi Iacobucci neutralizza il suo rasoterra da posizione defilata.

Genevier 7 – Del tutto assente dalla manovra per oltre mezz'ora, si accende al 40' quando con un perfetto cambio di gioco serve Acosty sulla sinistra propiziando la marcatura che apre le danze. D'un tratto il francese si sblocca ed inizia a macinare gioco, ispirando i compagni con i suoi lanci pennellati ed entrando in tutte le azioni d'attacco più pericolose. Un suo cross dalla destra trova Danilevicius pronto al tocco sotto misura che genera il 2-1. Dal 41' s.t. Doninelli 6 – Esordio promettente per il giovane talento di proprietà del Genoa, che in pochi minuti si fa notare a più riprese in fase offensiva: dapprima infatti impegna Iacobucci con un rasoterra dal limite dell'area, poi ispira Danilevicius che si fa respingere la conclusione dall'estremo difensore ligure. La personalità non manca ad un calciatore che merita fiducia e occasioni più probanti per mettersi in mostra nel prossimo futuro.

Mezavilla 5,5 – Insolitamente impacciato e poco reattivo, partecipa al naufragio del centrocampo

gialloblù nella prima difficile mezz'ora del match. Sale di tono nel finale della prima frazione, in cui recrimina per un tocco di mani in area di Sammarco che attutisce un suo bolide dalla distanza. Nella ripresa si fa notare nel gioco aereo, ma un suo pressing avventuroso in fase offensiva genera un vuoto nella mediana che consente ad Antenucci di bucare la retroguardia stabiese e firmare il 2-2.

Caserta 5,5 – Non si risparmia affatto nel pressing e negli inserimenti in fase offensiva, ma risulta sempre impreciso negli appoggi e nelle conclusioni a rete. Incappa in una giornata storta, ma la sua esperienza resta un elemento imprescindibile per questa squadra. Dal 32' s.t. Jidayi 6 – Ripescato nel ruolo insolito di mezz'ala, costituisce nel finale una variabile impazzita nell'area ligure, ma non riceve palloni giocabili e non riesce a pungere.

Dicuonzo 6,5 – Due ottime chiusure in diagonale in avvio di gara lasciano presagire una buona prestazione del terzino torinese, che col passare dei minuti però si fa travolgere dall'impeto dei due esterni Madonna e Piccini, i quali sfondano a più riprese dalle sue parti. Nella ripresa si addormenta sul cross innocuo di Garofalo, ma Sammarco tutto solo di testa colpisce alto sopra la traversa. Non perdona invece Sansovini, che elude la sua timida marcatura siglando il pari in mezza rovesciata. Il giovane difensore di scuola bianconera però riscatta una gara da dimenticare nella maniera più insospettabile, seguendo il contropiede orchestrato da Improta e firmando nel finale il suo primo gol in B, una rete che spedisce le vespe in orbita e manda in estasi la tifoseria stabiese.

Cellini 4 – Ennesima controprestazione dell'attaccante fiorentino, convertito da uomo della Provvidenza ad oggetto misterioso di una squadra che viaggia a gonfie vele senza l'apporto del suo bomber designato. Getta alle ortiche gli unici due palloni giocabili capitati nei suoi piedi, fallendo di testa una ghiotta occasione poco prima del pari spezzino. Ogni alibi è ormai privo di fondamento. L'astinenza si prolunga a 6 partite e con l'imminente rientro di Bruno e Mbakogu il suo credito rischia di essere ormai agli sgoccioli. Dal 28' s.t. Improta 5,5 – Entra per provare a pungere in contropiede, ma butta via un'infinità di palloni, sprecando nel recupero due grandi opportunità per chiudere i conti. Ha il merito di propiziare l'azione del gol di Dicuonzo con un lob in area che innesca Danilevicius, abile a servire il terzino con un tocco rocambolesco.

Danilevicius 8 – Sei reti in campionato, otto gol stagionali. Il lituano si rivela sempre più decisivo in fase realizzativa, spazzando via le critiche piovutegli addosso in estate e palesando una condizione fisica e mentale davvero invidiabile. Sigla due reti da attaccante di razza, deviando di testa un tiro-cross di Acosty e ribadendo in gol da due passi il fendente dalla destra di Genevier. Completa il capolavoro nei minuti finali con l'assist decisivo per Dicuonzo, una giocata che fonde furbizia e genialità: il suo doppio tocco di mano 'no look' al compagno accorrente alle sue spalle è degno di Magic Johnson e appartiene piuttosto al repertorio cestistico. Se tuttavia il braccio di Sammarco e il controllo malizioso di Greco a Modena sono stati ignorati dalla terna arbitrale, è dunque lecito ripagare talora gli avversari con la stessa moneta. In fondo, chi di mano ferisce, di mano perisce...

All. Braglia 8Le defezioni lo costringono a stravolgere nuovamente l'assetto tattico e il 3-5-2 di partenza non sembra la soluzione adeguata per contrastare la corazzata Spezia. Il tecnico toscano però impiega pochi minuti per comprendere le difficoltà dei suoi e torna al collaudato 4-3-3 che restituisce equilibrio e vivacità ad una squadra apparsa smarrita nella prime battute del match. La sua Juve Stabia ha fame di vittorie e getta il cuore oltre l'ostacolo per conquistare un successo strepitoso, il settimo nelle ultime nove gare, che proietta magnificamente le vespe nell'élite del campionato.

SPEZIA: Iacobucci 6,5; Piccini 5,5 (12' s.t. Di Gennaro 5,5); Benedetti 6; Goian 4,5; Garofalo 6,5; Madonna 6,5; Sammarco 4; Bovo 6; Sansovini 6,5; Antenucci 6; Okaka 5,5 (40' s.t. Pichlmann s.v.). All. Serena 5.
 

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domenica 18 novembre 2012 - 13.37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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