Come ogni anno l'Associazione Internazionale Regina Helène, anche a nome del CMI, il 23 settembre ha commemorato il Vice brigadiere dei Carabinieri Reali Salvo D'Acquisto nella Basilica di S. Chiara a Napoli e ha partecipato alle commemorazioni istituzionali a Napoli, Palidoro (RM) e Roma. Commovente commemorazione anche della delegazione di Caltanissetta della Regina Elena presso la lapide da lei offerta ed inaugurata il 9 dicembre 2008 da S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, dal fratello dell'Eroe, Dr. Alessandro D'Acquisto e dalle autorità civili, religiosi e militari.
A napoli la cerimonia si è svolta alle ore 10,00 con la benedizione della tomba da parte di Mons. Alberto Vallini che ha sottolineato l'atto eroico del Salvo D'Acquisto.
E' stata anche ricordata un'importante e troppo sconosciuta testimonianza:
"I tedeschi erano decisi a fucilarci tutti (...). Contro ogni nostra aspettativa fummo tutti rilasciati eccetto il brigadiere D'Acquisto. Ci eravamo già rassegnati al nostro destino quando il sottufficiale parlamentò con un ufficiale tedesco (un maggiore mi pare) a mezzo dell'interprete. Cosa disse il D'Acquisto all'ufficiale non ci è dato conoscere: sta di fatto che fummo tutti rilasciati (...). Uno dei soldati, dopo aver io mosso alcuni passi con la sensazione netta di ricevere da un momento all'altro una scari
ca di mitraglia nella schiena, quasi furente di vedermi sfuggire alla morte, mi rincorse e raggiuntomi mi vibrò un tremendo pugno alla guancia. Pochi minuti dopo sentii una voce secca, quasi metallica: "Viva l'Italia" e contemporaneamente una scarica. Mi voltai (...) feci appena in tempo a vedere l'eroe impallidire e cadere riverso nella fossa che noi avevamo scavata, mentre la sua camicia bianca si tingeva di chiazze rosse di sangue, come la bande rosse dei suoi pantaloni.
Un maresciallo tedesco sparò ancora sul povero corpo, poi, tutti insieme, i soldati spinsero col piede un po' di terriccio sul cadavere e s'allontanarono" ricordava Angelo Amadio, recentemente scomparso a Roma, del Vicebrigadiere dei Carabinieri Reali Salvo D'Acquisto, che offrì la sua vita in cambio della liberazione di 22 ostaggi che i nazisti si accingevano a giustiziare come rappresaglia per le perdite subite in seguito alla scoppio di una bomba, interpretato da loro come un attentato.
Sono stati anche ricordati due eventi tragici a Roma il 23 settembre 1943: l'arresto della Principessa Mafalda di Savoia, che morirà nel lager di Buchenwald il 28 agosto 1944, e di suo cognato, il Gen. Conte Giorgio Calvi di Bergolo, consorte di sua sorella cadetta Giovanna, che comandò con onore e fermezza di fronte ai nazisti Roma città aperta dal 10 al 23 settembre.