Terza Pagina

Napoli - Lettera aperta al reparto Muscolo-scheletrico del Pascale


   ph tratta da ildenaro.it

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta:

Si parla tanto di mala sanità qui al sud, ma ogni tanto è bene raccontare anche la buona sanità. Lo so, le buone notizie non fanno notizia, ma fanno tanto bene al cuore vi assicuro.
Vorrei porre alla vostra attenzione un punto di eccellenza per la sanità campana.Un'eccellenza per la ricerca e per la cura dei tumori: il Pascale. Il maggiore IRCCS Oncologico del Mezzogiorno e Centro di Riferimento per la rete oncologica nazionale e regionale. L'istituto persegue finalità di ricerca nel distruggere un grande nemico che non fa sconti a nessuno, non guarda il sesso, l'età e la situazione sociale. È un nemico con il quale non è possibile “fare affari” e quindi bisogna investire tutto nell'individuazione di nuovi ed idonei indirizzi in materia di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie tumorali attraverso la ricerca clinica e l'innovazione tecnologica e gestionale, spostando la centralità dalla malattia al malato. La malattia oncologica produce un enorme impatto sul paziente e sull'ambiente familiare e sociale che lo circonda e che lo “vede in pericolo”.
Si teme per la sua vita, per la sua salute ed integrità mentale. Da parte del paziente il primo sentimento che pervade l'animo è la paura di morire, l'identità corporea e il suo benessere vengono messe in dubbio. Possibili cambiamenti fisici permanenti, incapacità di prendere coscienza e consapevolezza della malattia, lo sgretolarsi dei piani futuri e l'equilibrio emotivo vacillano alla scoperta di una tale malattia. Molto spesso il confronto con il dolore fisico e psicologico produce stati si shock, di rifiuto, di rabbia di depressione per la mancata accettazione della realtà. La reazione di ogni paziente è diversa ed unica e molto dipende dalla differente diagnosi che i medici devono comunicare. Al Pascale di Napoli, le problematiche più ampie del paziente oncologico, che vanno dall'assistenza psicologica, ai problemi nutrizionali, alla terapia del dolore, alle cure palliative in genere, fino alle fasi più delicate della malattia sono affrontate con grande valore morale. Quando la medicina è praticata da professionisti animati da spirito filantropico.
Per esperienza personale, ho avuto modo di conoscere lo Staff Medico del Dipartimento Orl/ Muscoloscheletrico con a capo il Direttore Prof Franco Ionna. A Febbraio abbiamo ricoverato lì mio fratello per la cura di un liposarcoma mixoide alto grado. C&rsq

uo;era la neve ricordo … la neve a Napoli. Durante la degenza sono stata sempre li e spesso sedevo per ore accanto alla Madonnina nel corridoio, purtroppo le stanze erano piene. Da lì avvertivo e percepivo tutto e un giorno pensai ad alta voce “Questo è un reparto dei miracoli”. Fanno interventi che davvero è difficile credere possano esistere. Mi commuovo ancora ora mentre scrivo ad immaginare tutti quei medici e infermieri che corrono ovunque, senza sosta, senza orario ma hanno sempre il tempo di fermarsi a donare un sorriso ed una pacca sulla spalla ai pazienti e ai famigliari. Non posso dimenticare nel reparto il Prof Ionna dal sorriso smagliante e dalla rassicurante scia di profumo che per me era chiave identificativa della sua onnipresenza lì.
Ho conosciuto Professori Professionali e Professionisti come il “chirurgo dei sarcomi” Professore Flavio Fazioli. Un grande medico, uno dei migliori professionisti nel settore, uomo alto e schivo, dagli occhi azzurri, dotato da grande umanità che non si ritrae ad un abbraccio disperato o ad un sorriso di speranza. Presente sempre nel reparto e attento a tutto ,anche alle pulizie delle camere. Grazie a lui e al Dott Gallo l’intervento è riuscito alla perfezione ed è stata asportata la massa e salvata la gamba. Un uomo umile tra gli umili che appoggia le sue delicatissime mani su gli interventi più difficili con la gioia della riuscita. I pazienti uscivano dalla sala operatoria sempre con il sorriso di chi è rinato. La lotta contro questa malattia non è semplice ed è un'opera congiunta di specialisti che l'affrontano da diversi fronti e con diverse armi, per questo il mio ringraziamento va a tutta l’equipe del Dipartimento dai paramedici, tra cui la caposala Susy Adamo, sempre pronti a donare ascolto e un “sorriso in fiala” , agli oncologi Dott Apice e Dott. Pizzolorusso,alla Dott.ssa Pinto fisiatra. I miei complimenti alla Dott.ssa Rosa Martino per la eccellente gestione di questa grande “macchina della salvezza”. Ho visto Dio negli occhi di tutti ,soprattutto nei non credenti. Un clima di pace e serenità che regnava ovunque e anche il più brutto dei tumori diveniva una nuvola leggera.
Ognuno di questi esperti è importante a seconda della fase del trattamento e delle esigenze del paziente. Ognuno di loro è una risorsa, una speranza, un angelo portatore per quanto possibile-di una ventata di fiducia e serenità.
Grazie,una sorella .
Anna Caserta


mercoledì 4 luglio 2018 - 12:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Terza Pagina