Cronaca

Pizzo agli imprenditori dell´area stabiese: scacco al clan Esposito

Imponevano il pizzo a commercianti, imprenditori e agricoltori di Santa Maria la Carità (Na).

di Carmela Scarano


Imponevano il pizzo a commercianti, imprenditori e agricoltori di Santa Maria la Carità (Na). Utilizzavano metodi camorristici, minacce e quando le vittime non pagavano, passavano alle vie di fatto, mettendo in atto anche attentati incendiari.

Sette persone appartenenti al clan Esposito sono finite in manette. Si tratta del reggente della cosca, Antonio Esposito, alias Tonino ‘o biondo, 41 anni, ammanettato ad Anzio, dove era ai domiciliari. Luigi Gargiulo, 48 anni, Antonio Gargiulo, 24 anni, Gennaro Gargiulo, 28enne, Ernesto Montagna46 anni, Giuseppina Todisco, 34 anni e Antonietta Zincone, 28 anni. Tutti gli arrestati, nativi di Castellammare, sono residenti tra la città termale e Santa Maria la Carità.

Ad eseguire i sette fermi i carabinieri della compagnia di Castellammar

e, coordinati dal capitano Carmelo Rustico, che per mesi hanno effettuato le indagini. L’inchiesta è il prosieguo di un blitz scattato nel febbraio scorso, sempre ai danni del clan Esposito. Tutti sono accusati di estorsione aggravata ai danni di commercianti e imprenditori.

I casi accertati finora sono cinque ma gli investigatori ritengono che molti non siano stati denunciati. Le vittime, così come è stato accertato, venivano costrette a pagare tangenti che andavano dai 2.500 ai 5mila euro.

Il pizzo veniva preteso periodicamente, durante le festività natalizie e pasquali, poi, bisognava versare nelle casse del clan rate supplementari. Nonostante il primo colpo inferto alla cosca a febbraio, il clan aveva continuato ad operare e a terrorizzare gli imprenditori sammaritani.


venerdì 9 maggio 2008 - 13.05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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