Cronaca

Pompei - Donna nel Sarno, un dramma familiare si cela dietro al folle gesto

La signora, una 41enne di Angri, ha tentato di suicidarsi ed è stata tratta in salvo grazie all'opera di persuasione del proprietario del macello adiacente al centro commerciale La Cartiera.

di Mauro De Riso


La foto della donna adagiata nell'alveo del fiume Sarno ha fatto il giro del web, ma l'ironia che ha accompagnato le prime ricostruzioni della vicenda ha presto lasciato il posto alla triste realtà. La donna, una 41enne originaria di Angri, non era affatto spensieratamente intenta a concedere un bagno rilassante nel fiume più inquinato d'Europa, ma stava tentando di suicidarsi. Poco dopo le 11 di ieri mattina, la signora si è intrufolata in uno spiraglio che dà accesso al fiume da via Macello e si è immersa nelle acque del Sarno, recando con sé i vestiti, la borsa e persino un mazzo di chiavi tra le mani. Incerta ancora sul da farsi, si è aggrappata ad alcune piante rampicanti che delimitano gli argini del corso d'acqua, il che le ha consentito di non lasciarsi trasportare dalla corrente del fiume.

A due passi da lì, accanto al centro commerciale La Cartiera, la moglie del proprietario del macello, Annarita Vitiello, ha avvertito il rumore sordo del suo tuffo nell'acqua. Temendo si trattasse di una moto caduta nel fiume, ha avvisato il marito, Gennaro Martone, il quale prontamente è uscito dallo stabile per verificare l'accaduto, stropicciandosi gli occhi dinanzi ad una scena davvero inusuale. «Mi sono avvicinato per parlare con lei e capire il suo intento - ha affermato Martone, come si evince dalle colonne del quotidiano “Le Cronache” -, poi mi sono attivato subito per provare a metterla in salvo». Il proprietario del macello, in un primo momento, ha dovuto far fronte alla prolungata riluttanza della donna, ferma nel suo intento di togliersi la vita, ma non si è perso d'animo ed ha fermato un motociclo di passaggio, inducendo i due uomini a bordo ad aiutarlo. Martone e i due motociclisti hanno dunque intrapreso con la do

nna un lungo colloquio dai risvolti drammatici.

La 41enne di Angri era affetta da una grave forma depressiva a causa del dramma familiare con cui era costretta a convivere: una madre costretta sulla sedia a rotelle e due fratelli, uno tossicodipendente e l’altro con problemi psichici. «Eravamo troppo distanti per tirarla fuori - ha proseguito Martone - e abbiamo provato in tutti i modi a convincerla a desistere dal folle gesto, finché non siamo riusciti a far breccia nella sua mente annebbiata dallo sgomento». Potrebbe essere stato un riferimento ai suoi due figli ad indurre la donna ad avvicinarsi agli argini e a consentire ai tre improvvisati soccorritori di tirarla fuori dai guai.

Sul posto sono sopraggiunti i carabinieri e poi un'ambulanza del 118, che ha condotto la donna al pronto soccorso prima del trasferimento all'ospedale Maresca di Torre del Greco, dove per fortuna non le sono stati riscontrati seri problemi di salute, anche se occorrerà un check up completo per capire se le acque putride del Sarno abbiano avuto su di lei qualche effetto nocivo.

Il sollievo per il pericolo scampato, in ogni caso, non può occultare un aspetto preoccupante. Un lungo tratto della strada che costeggia il Sarno in via Macello non dispone di barriere che interdicano l'accesso al corso d'acqua, il che rappresenta un evidente pericolo anche per i pedoni e i veicoli, in particolare dopo la triste sorte toccata tre anni fa ad Anna Ruggirello e alla madre Nunzia Cascone, sprofondate nel fiume in seguito ad un tragico incidente stradale in via Ripuaria. La circostanza indusse all'epoca il Comune di Pompei ad accelerare i lavori per mettere in sicurezza la strada, ma sarebbe opportuno procedere in egual modo anche in via Macello per prevenire un'altra eventuale tragedia.

Pompei - Caldo asfissiante e follie, donna fa il bagno nel Sarno


giovedì 7 luglio 2016 - 14:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Cronaca