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Quanto guadagna un doppiatore: come fare una stima accurata?


Quella del doppiatore è una figura professionale che ha conquistato un posto di rilievo anche nel panorama nazionale. Se infatti in passato era difficile arrivare a percepire dei compensi soddisfacenti facendo il doppiatore, oggi le cose sono cambiate e questo professionista può guadagnare davvero molto bene. Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere in merito: come si diventa doppiatore e come fare una stima dei compensi che si possono ottenere svolgendo questo lavoro.

Come si diventa doppiatore: requisiti e cose da sapere

Per diventare doppiatore non è necessario essere in possesso di un titolo di studio specifico, perché non esistono dei requisiti considerati fondamentali. Naturalmente però, aver seguito un corso specifico di teatro o proprio di doppiaggio consente di partire avvantaggiati, con delle competenze che effettivamente si rivelano utilissime per svolgere al meglio questo mestiere. A contare davvero, comunque, sono talento ed esperienza: due aspetti che vanno coltivati con dedizione nel corso degli anni.
Chi intende fare carriera come doppiatore deve aprire la Partita IVA, in quanto parliamo di una figura professionale che nella stragrande maggioranza dei casi lavora in modo autonomo, collaborando con i vari committenti. È davvero difficile, per non dire impossibile, essere assunti ed inquadrati come dipendenti quindi conviene mettersi in proprio. Fortunatamente, al giorno d’oggi esistono delle importanti agevolazioni in tal senso: questa guida sul regime forfettario è molto interessante e spiega nel dettaglio come risparmiare sulle tasse. Per quanto riguarda invece i costi del commercialista, basta abbonarsi ad una piattaforma online come

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Quanto guadagna un doppiatore

Il compenso di un doppiatore è regolamentato dal CCNL e dall’Accordo Ponte, che indicano chiaramente quali siano i guadagni per ogni tipologia di prestazione. Vediamoli brevemente nel dettaglio, in modo da capire quanto si può arrivare a percepire svolgendo tale professione.

Il gettone di presenza

Il gettone di presenza non è altro che il compenso previsto per ogni convocazione del doppiatore, ossia per ogni turno che viene effettuato. Questo equivale a 72,71 euro lordi e si tratta di una cifra standard, che il professionista applica ogni volta che viene convocato per un lavoro, indipendentemente dalla sua natura.

Le tariffe per ogni riga

Al gettone di presenza va ad aggiungersi un compenso che dipende sia dalla tipologia di prodotto da doppiare che dal numero di righe. Coloro che sono convocati per prestare la voce in film sono pagati di più e percepiscono 2,31 euro lordi a riga, mentre chi doppia documentari, soap-opera o cartoni animali guadagna 1,54 euro lordi a riga. È importante precisare che ogni riga è composta generalmente da 50 battute dattiloscritte (comprensive di spazi, punteggiatura e via dicendo).

Gli straordinari

Solitamente, un doppiatore lavora su tre turni giornalieri ma in alcuni casi può capitare che gli sia richiesto di soffermarsi per più tempo su un determinato progetto. In tal caso sono previsti gli straordinari, ossia maggiorazioni della tariffa standard che vanno dal 30% al 100% a seconda del turno richiesto (serale, domenicale, ecc.).


lunedì 23 maggio 2022 - 10:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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