Alla vigilia delle elezioni del nuovo Parlamento nazionale ecco l'intervento dell'Obi (Osservatorio banche-imprese). In un comunicato diramato nella giornata di ieri, 6 febbraio, le 21 ricette per far ripartire il Paese in questo periodo di profonda crisi.
Per certi versi ricorda un po' il programma elettorale del Movimento 5 stelle di Grillo, a cominciare dal reddito di cittadinanza. La vera forza del programma di rinascita italiana stilato dall'Obi regionale, in cooperazione con lo Svimez (Assoc. Sviluppo e crescita Mezzogiorno), risiede però nell'ampio spazio dedicato alla coesione territoriale fra diversi livelli di governance. Regioni ed Enti locali dovrebbero coniugare le proprie linee d'azione, garantendo così un livello di sviluppo del territorio che stia al passo con l'Europa. Appunto, in questo attuale assetto della politica italiana, ci sarebbe troppo poco sud, troppo poca Europa - secondo quanto affermato dal direttore generale di Obi Antonio Corvino. «L'asimmetria nord-sud in Italia ma anche l'asimmetria nord-sud in Europa - continua Corvino - rappresentano i temi centrali delle politiche da discutere».
Altro punto caldo sono le tas
se. L'Italia così com'è, collocata nel bacino euromediterraneo, è vittima di una tassazione che penalizza cittadini medi e imprese, aumentando così gli interessi sui titoli di debito pubblico. In un periodo di scandali bancari legati a titoli spazzatura, inoltre, appare un chiaro monito quello lanciato dall'Osservatorio banca-impresa. Rilanciando i settori produttivi, in sostanza, si dovrebbe procedere ad una abolizione graduale dell'Irap sulle manifatture. Proposto come contraccambio, per quanto possibile dopo le prossime elezioni politiche, un aumento dell'iva e della patrimoniale come imposte che dovrebbero così ripianare il deficit e far risalire l'impresa locale.
Volano di sviluppo, infine, dovrebbero essere decisi interventi di riqualificazione urbana, della logistica e dei trasporti, dell'energia alternativa e dell'ambiente - coerentemente con strategie di lungo periodo. Una serie di punti già toccati con i sindaci campani a Sorrento, nell'incontro dello scorso mese di luglio 2012 http://www.stabiachannel.it/news/index.asp?idnews=32436 .