Una nuova immagine di Santa Maria la Carità. Martedi pomeriggio, nella sala consiliare dell’Ente sammaritano, è stato presentato il preliminare del Puc, il piano urbanistico comunale, lo strumento di gestione del territorio comunale, composto da elaborati cartografici e tecnici e da normative legate alla legislazione urbanistiche che regolano la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale del Comune.
«Abbiamo raggiunto un traguardo importante per lo sviluppo di Santa Maria – asserisce orgoglioso il Sindaco D’Amora - L’obiettivo della nostra amministrazione è sempre stato quello di progettare, pianificare la crescita del nostro Paese e di realizzarla al fine di migliorare ancora di più l’assetto territoriale in tutti i suoi standard.
Come sappiamo, il nostro Comune è giovanissimo ma oggi si rende necessario aggiornare ed integrare il vecchio Piano regolatore, che è stato approvato negli anni 2000, ridefinendolo nel nuovo strumento dalle legislazioni regionali. La cosa che mi inorgoglisce è che negli uffici tecnici comunali ho trovato una squadra di professionisti che si sono dedicati completamente a questa causa, lavorando con estrema competenza
a quella che deve essere una giusta trasformazione del territorio.
Ovviamente, il Piano urbanistico comunale è uno strumento partecipato, quindi nell’ottica di garantire la partecipazione e la pubblicità nel processo di pianificazione invitiamo i cittadini, le organizzazioni sociali, culturali, economico-professionali, sindacali ed ambientaliste a partecipare, a porre osservazioni e ad interagire con gli uffici tecnici per definire al meglio quello che sarà il futuro della nostra cittadina da qui a 40 anni».
A spiegare nel dettaglio le linee di intervento e gli obiettivi del preliminare di PUC sono stati il Responsabile del 5° settore tecnico dell’Ente, l’ing. Ferraioli, e l’architetto Ruocco. collaboratore dello studio del Professore Miano. «Questo è un momento storico per il comune di Santa Maria la Carità- commentano i tecnici presenti – perché si rimette in discussione la visione del territorio e si gettano le basi per definire interventi pubblici e privati. Il nuovo Puc nasce dall’esigenza di superare alcune criticità importanti e di valorizzare le risorse endogene del territorio, e di adattarsi e assecondare in maniera dinamica e continua l’evoluzione della società».