La vera felicità è non aver bisogno della felicità. Semplicemente perché spesso non ci accorgiamo di essere felici nel momento in cui viviamo emozioni forti, con quella sensazione di appagamento che ci scoppia dentro come una bomba nucleare. Parole e musica di Alessandro Siani, in stretta collaborazione con il maestro Umberto Scipione, e parafrasando “alla napoletana” alcune massime storiche del filosofo romano Seneca.
Il tour del poliedrico artista napoletano tocca anche la meravigliosa città di Sorrento, con lo Stadio Italia cornice di un incantevole spettacolo basato sulla risoterapia. Fragorosa ilarità in ogni settore, dalla tribuna centrale fino al parterre, perché ridere è parte indispensabile del nostro benessere fisico.
Dopo tanti film di successo, Alessandro Siani decide di tornare sul palco con monologhi sempre attuali, perché per un uomo che nasce cabarettista non c’è nulla di meglio del rapporto diretto con il pubblico per scatenare quella vena creativa insita nell’anima. L’arte dell’improvvisazione è il suo valore aggiunto, così come la capacit&a
grave; di appassionare e coinvolgere gli spettatori ritardatari con gag ad alto tasso di divertimento.
Tra le musiche dei film che hanno commosso intere generazioni, Alessandro Siani tratta in maniera divertente le differenze tra freddezza settentrionale e passionalità meridionale, quindi i problemi dei cittadini in difficoltà per la stagnazione in cui versa il mondo del lavoro, la superficialità della classe politica per poi passare ai litigi di coppia ai tempi dei social e le contraddizioni della società.
C’è tempo per toccare il delicato argomento Whirlpool con la piena solidarietà espressa in favore dei tanti lavoratori sulla cui testa pende la spada di Damocle della disoccupazione. Momenti di profonda riflessione, con piena fiducia nella capacità del popolo napoletano di combattere e risorgere più forte di prima. Senza un attimo di sosta, il ritorno alla leggerezza che è caratteristica peculiare della serata: perché come raccontato in “Mister Felicità”, quando si è da soli la felicità dura una attimo, magari se è condivisa dura nu poc e cchiù!