La Juve Stabia capitola a Bolzano. Le reti di Odogwu e Merkaj mandano ko un undici gialloblù ineditamente maldestro dietro e poco concreto avanti. Una sconfitta meritata che mister Guido Pagliuca analizza con la consueta onestà intellettuale. «Non è stata la solita Juve Stabia – ammette il trainer gialloblù –, se si gioca così si fa fatica. Siamo stati lenti, con questo atteggiamento si rischia di andare incontro ad un brutto finale di campionato. Al Sudtirol vanno i miei complimenti, è stato superiore sia a livello agonistico che caratteriale. Sapevamo che avessero un’identità chiara, sono soliti giocare la palla sull’attaccante con tanta aggressività. Chiaramente siamo felicissimi per quello che abbiamo fatto fino ad oggi, se avessimo conquistato punti al Druso ci saremmo proiettati verso qualcosa di fantastico che rischiamo di buttare al vento giocando così. Non escludo abbiano inciso sulla prestazione collettiva anche lo spostamento del match con la Sampdoria ed il lunghissimo viaggio organizzato per arrivare qui. A fine partita i ragazzi hanno voluto ringraziare i tifosi regalando loro le maglie, sono stati straordinari nel percorrere tanti chilometri per seguirci». Ora sarà fondamentale guardare subito avanti. «La testa è già a giovedì, dobbiamo trovare le energie per affrontare questo finale di stagione nel migliore dei modi. Ci dovrà essere la massima concentrazione da parte di tutti, allenatore in primis e poi a seguire staff tecnico e calciatori. Dobbiamo creare le condizioni per tornare a far bene, dobbiamo ripartire da questi 50 punti con rinnovata
determinazione. Non avremo a disposizione Buglio, temo che per lui l’annata agonistica sia finita». Sulla stessa lunghezza d’onda è Leonardo Candellone. «Ognuno si è fatto un esame di coscienza – evidenzia l’attaccante –, non abbiamo disputato una buona partita. Dobbiamo riconoscere i meriti al Sudtirol, il risultato è giusto. Sin da inizio gara abbiamo sofferto la loro pressione e perso tanti duelli, abbiamo fatto enorme fatica a risalire. Abbiamo anche provato a cercare le verticalizzazioni, poi i nostri avversari si sono riposizionati e non siamo stati bravi a cambiare in corso. Con le squadre che attaccano alte e giocano ad uomo è difficile esprimere il nostro palleggio, non siamo stati belli da vedere. Questa sconfitta deve servirci da lezione, ora dobbiamo concentrarci su giovedì». D’altronde le prossime avversarie saranno motivate quanto gli altoatesini. «Dobbiamo cercare di dare il massimo in queste ultime 4 partite, adesso i punti pesano per tutti e ci attendono sfide di questo tenore sia a livello fisico che mentale. Abbiamo definito questa la nostra missione America. Con il Catanzaro sarà fondamentale vincere per blindare la qualificazione ai playoff, siamo contenti di poter giocare una sfida di questo spessore al Menti. Vogliamo continuare a lottare per i nostri tifosi». Cert'è che le vespe sono giunte al Druso provate da oltre 8 ore di viaggio tra treno e pullman, organizzazione approssimativa per la categoria che di certo avrà contribuito sulla prestazione non esaltante. In vista del Catanzaro andrà cancellata anche questa pagina, il sogno continua.