Falsi incidenti stradali, l’inchiesta si allarga. Questa mattina, infatti, la guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di applicativa di misure cautelari – disposte dal GIP del tribunale di Torre Annunziata – a carico di altre 11 persone che vanno ad aggiungersi alle 27 già destinatari di altrettanti provvedimenti nell’ambito dell’operazione che ha scoperchiato un vero e proprio sistema-truffa ai danni delle compagnie assicurative. >Il modus operandi.
Le accuse per gli 11 indagati sono quelle di far parte di un’associazione a delinquere che, “con carattere di serialità, è risultata dedita alle truffe assicurative e ad altre correlate condotte delittuose (falso ideologico, sostituzione di persona e falsa testimonianza)” si legge nel dispositivo del tribunale oplontino.
Ai domiciliari sono finiti anche due finanziari ed un avvocato, indagati per favoreggiamento nei confronti di uno dei undici arrestati.
Le misure cautelari di questa mattina, come detto, sono il frutto di una intesa attività investigativa condotta dalla guardia di finanza di Torre Annunziata – sotto il coordinamento della procura – parte della quale è stata anche trasmessa per competenza funzionale alla Procura di Roma e che ha portato nelle scorse settimane all’esecuzione di provvedimenti restrittivi nei confronti di alcuni giudici di pace del tribunale oplontino, di diversi avvocati e periti, per condotte di corruzione in atti giudiziari con riguardo a contenziosi civili concernenti sinistri stradali.
Coinvolti nell’inchiesta anche carrozzieri e falsi testimoni, tutti facente parte di una organizzazione a capo della quale, secondo la procura di Torre Annunziata, sembrerebbe esserci Salvatore Verde, titolare di un’agenzia di consulenza di Boscoreale.
Secondo la ricostruzione fatta dai magistrati e dalle fiamme gialle, tali “procacciatori d’affari si occupavano innanzitutto di ritirare, dai legittimi proprietari compiacenti, i veicoli che venivano condotti poi presso alcune carrozzerie colluse ubicate nei comuni di Boscoreale e Scafati, dove si provvedeva, in maniera conforme alle dinamiche del presunto incidente, a danneggiarli materialmente o a sostituirvi parti integre con altre incidentate. Si occupavano poi di istruire tutta la pratica indirizzandola poi verso periti compiacenti ed ingaggiando, in alcuni casi, anche falsi testimoni".
In carcere, quindi, è finito Varcaccio Garofalo Ivo di Torre Annunziata.
Ai domiciliari, invece, Verde Salvatore di Torre Annunziata, Sosto Archimio Nunzio di San Giuseppe Vesuviano, Pagano Diego di Boscoreale, Pagano Claudio di Boscoreale, Izzo Massimo di Boscotrecase, Boccia Luigi di San Giuseppe Vesuviano, Celentano Raffaele di Boscoreale, Cuomo Pasquale di Castellammare, Aprea Catello di Castellammare ed Avvisato Gennaro di Castellammare. Ai domiciliari anche due finanzieri di Torre Annunziata ancora ignoti. Obbligo di presentazione per Falanga Raffaele di Boscotrecase.