Tentata truffa al Sistema Sanitario Regionale, scatta il sequestro preventivo al CMO di Torre Annunziata. I carabinieri dell'Aifa, specializzati nel settore farmaceutico, in sinergia con i colleghi della Compagnia di Castellammare di Stabia, hanno chiuso le indagini coordinate dalla Procura oplontina contro la rinomata struttura presente a Torre Annunziata. I reati contestati riguardano l'utilizzo, la preparazione e somministrazione del radiofarmaco RAME CLORURO 64 che in Italia è in fase di sperimentazione. Ma secondo gli inquirenti nel CMO la pratica era divenuta abituale tanto che anche da altre Regioni arrivavano pazienti per farsi curare senza sapere però che si trattava di un uso s
perimentale. Quest'ultimi si sottoponevano alle cure convinti dell'innovazione e ignari della sperimentazione. Un'accusa mirata quella del procuratore Filippelli che ha firmato il sequestro preventivo delle apparecchiature utilizzate dal CMO nelle oltre 700 operazioni effettuate fino a quest'oggi quando i carabinieri hanno notificato lo stop all'attività. Gli inquirenti hanno evidenziato che la struttura avrebbe anche chiesto il rimborso, al Sistema Sanitario Regionale, di prestazioni, tutte ad elevati costi, che di fatto non venivano eseguite, sostiene la Procura. Nel periodo 2015-2018 vengono contestate una truffa per circa 190mila euro ed una tentata truffa per circa 800mila euro.