Quattro condanne esemplari per il crollo della palazzina di via Rampa Nunziante, a Torre Annunziata, che il 7 luglio 2017 ha causato la morte di 8 persone. Il giudice del tribunale di Torre Annunziata Francesco Todisco ha letto oggi il dispositivo di sentenza che chiude il processo di primo grado nei confronti degli imputati per la strade che è costata la vita agli abitanti della palazzina crollata quattro anni fa nel Comune oplontino. Una tragedia immane, rispetto alla quale l’intera città sin da subito ha invocato giustizia per le vittime.
La pena più pesante è stata inflitta a Gerardo Velotto, condannato a 12 anni e 6 mesi di reclusione e 45mila euro di ammenda. Secondo l’accusa, ad influire sul crollo sono stati i lavori di manutenzione, non autorizzati, all’interno del suo appartamento al secondo piano della palazzina. Velotto era presente in aula al momento della lettura della sentenza, quando ci sono stati momenti di tensione con i parenti delle vittime.
Pene pesantissime anche per Massimiliano Bonzani (12 anni), Aniello Manzo (11 anni e 2 mesi) e Pasquale Cosenza (9 anni e 6 mesi), mentre per il reato di falso sono stati condannati Rosanna Vitiello e Ilaria Bonifacio (1 anno di reclusione con pena sospesa), Massimo Lafranco e Roberto Cuomo (1 anno e 2 mesi di reclusione con pena sospesa), Marco Chiocchetti (1 anno con pena sospesa e 6 mila di ammenda), Marco Cirillo (1 anno con pena sospesa e 6 mila di ammenda). Assoluzione piena, infine, per Emilio Cirillo, Roberta Amodio, Rita Buongiovanni, Giuseppe Buongiovanni, Donatella Buongiovanni e Luisa Scarfato, in quanto per tutti loro il fatto non costituisce reato o non sussiste.
Il tribunale ha anche disposto il dissequestro dell’immobile di via Rampa Nunziante e la restituzione agli aventi diritto, mentre Velotto, Bonzani, Cosenza e Manzo saranno costretti anche a pagare il risarcimenti dei danni alle parti civili che si sono costituite al momento dell’avvio del processo.