Alfano: ''All'andata ho visto una grande Juve Stabia''.
Tre punti di penalizzazione. Questo il verdetto della disciplinare ai danni del Pescara per la causa presentata da Daniele Fortunato nei confronti della Ternana. Salgono così a quattro i punti di penalizzazione totali della società abruzzese che ora occupa la quartultima posizione in classifica a 26 punti, +4 sulla Juve Stabia.
Intanto, con la squadra gialloblù in silenzio stampa, a parlare del derby di domenica tra Juve Stabia e Cavese è Gerardo Alfano, stabiese di nascita e residente a Lettere. Dal sito di resport.it leggiamo alcune sue dichiarazioni.
"Sarà una partita speciale e mi auguro che sia all’insegna dello sport - commenta Alfano - Tutti i calciatori vorrebbero giocare gare del genere, sono quelle che poi ricordi per sempre. Giocheremo in un ambiente caricato a mille - ammette il centrocampista della Cavese - La squadra ritorna al Menti dopo tanto tempo, ci sarà una grossa cornice di pubblico. Per la Juve Stabia, forse, il derby di domenica rappresenta una delle ultime chance per tirarsi fuori dalla zona calda della classifica. All&rs
quo;andata ho visto una Juve Stabia davvero fortissima - sottolinea Gerardo Alfano - Ero convinto che nel corso della stagione l’avremmo incontrata sulla nostra strada per la corsa ai quartieri alti. Purtroppo non è stato così e per una serie di motivi. Nel calcio, spesso, capitano campionati del genere dove ti ritrovi a lottare per obiettivi diversi nonostante il potenziale a disposizione. L’anno scorso, ad esempio, è toccato anche noi. Eravamo reduci dai play-off e nonostante una buona squadra abbiamo fatto fatica ma alla fine ne siamo usciti fuori grazie al gruppo. La Juve Stabia può venire tranquillamente a capo di questa situazione".
Ex di turno, nelle fila della Juve Stabia, sarà Giuseppe Geraldi, che con il ritorno di Costantini in panchina, potrebbe ritornare tra gli undici titolari. "Con Peppe c’è un rapporto di amicizia stretta - conclude il calciatore della Cavese - Insieme abbiamo giocato solo un anno ma è come se ci conoscessimo da dieci anni. In campo, però, ognuno dalla sua parte, poi, a fine gara sarò ben lieto di stringergli la mano".