Unità d'Italia: due modi di vedere e festeggiare una storica ricorrenza.
Ieri sera, nella chiesa del Carmine di Castellammare di Stabia, l'Unitre, "per onorare degnamente l'invasione dei garibaldini e piemontesi, nel 1860, nel Regno delle due Sicilie, - racconta Antonio Orazzo, presidente dell'Unitre di Castellammare di Stabia - ha fatto celebrare una messa in suffragio di tutti i caduti del 1860-1861: soldati nei campi di concentramento di Fenestrelle e San Maurizio, cittadini uccisi e gettati nelle fosse comuni (a Gaeta, a Pontelandolfo, a Messina , ad Auletta ecc.), donne e bambine stuprate e uccise, suore e sacerdoti trucidati. Gli associati Unitre - continua Orazzo - ringraziano il parroco della chiesa del Carmine, don Michele, per l'omelia pronunciata di alto valore storico e ci ha fatto capire che bisogna sempre ripudiare la violenza e riaffermare il senso della libertà cioè il senso dei precisi confini d'ogni diritto individuale e di parte entro una nazione civile. Ha invitato i cittadini a partecipare agli incontri per farsi un'idea della
formidabile responsabilità degli scrittori di allora. Questa sera , presso la scuola Media "Stabiae" alle ore 18,30 ci sarà il primo incontro dal titolo "Come era il regno delle due Sicilie prima del 1860". Invitiamo tutti i cittadini a partecipare perchè si deve amare, cercare, volere, propagare la verità di quegli anni. Noi abbiamo bisogno vivissimo della verità. Essa è necessaria come l'aria. Vogliamo fare chiarezza della nostra storia e precisiamo che noi siamo sempre per l'Italia una e indivisibile. Si parlerà durante gli incontri".
Poco lontano, a Napoli, i monarchici del Coordinamento Monarchico Italiano hanno organizzato un omaggio alla statua dell'Eroe dei Due Mondi, seguito da un convegno a cura dell'Istituto della Reale Casa di Savoia. Il CMI commemora annualmente Giuseppe Garibaldi a Napoli sin dal 2004, ricordando che nel capoluogo fu eletto Deputato nel 1861 dagli elettori del quartiere di S. Ferdinando (1° collegio).