Napoli Calcio

Verso Venezia-Napoli. Davide Marchiol: «Oristanio e Zerbin possono far male in transizione»

«Vedremo un Venezia compatto, pronto a sfruttare le poche occasioni che concederà il Napoli»

di Giovanni Minieri


Si avvicina il quarto lunch-match stagionale per gli uomini di Antonio Conte, che al Penzo proveranno a proseguire la scia positiva dell’ultima gara vinta al Maradona contro la Fiorentina. Un successo ritrovato, che fa da contraltare a un Venezia che invece manca l’appuntamento con i 3 punti dal 2-1 al Cagliari datato 22 dicembre. Per analizzare i temi della gara, è intervenuto ai nostri microfoni Davide Marchiol, direttore di Tutto Venezia Sport

Il roster lagunare arriva alla sfida contro il Napoli, forte di una striscia positiva aperta di 3 gare, nelle quali è riuscito a fermare Lazio e Atalanta. C’è un pizzico di fiducia in più nell’ambiente, a poche ore da una sfida che alza ulteriormente il coefficiente di difficoltà?

“Sicuramente il Venezia sta dimostrando si essere una squadra viva, che non ha assolutamente mollato la presa sull’obiettivo salvezza. La squadra, sotto la gestione Di Francesco, sta facendo prestazioni positive. È vero che in questo momento gli arancioneroverdi sono reduci da 3 pareggi consecutivi, ma anche a gennaio si son viste delle gare gagliarde al netto dei tanti cambiamenti in rosa durante la sessione invernale di mercato. Contro l’Udinese avevano recuperato un doppio svantaggio salvo poi subire una cocente beffa nel finale, mentre nei match disputati al cospetto di Parma e Verona sono giunti altri due pari. Al Venezia, in tutta la stagione, è mancato un ultimo step per potersi accreditare al raggiungimento di una salvezza tranquilla. Il penultimo posto non è tanto frutto di disattenzioni o errori madornali in difesa, come testimoniano i numeri che vedono le reti incassate ben in linea con tutte le altre compagini impegnate nel mantenimento della categoria. Il problema principale è che gli uomini di Di Francesco faticano maledettamente a concretizzare le tante occasioni create nell’arco dei 90 minuti su palla in movimento. Su palla inattiva parliamo di un Venezia tra le migliori squadre del campionato, mentre per il resto, anche in transizione la squadra lagunare fatica ad essere cinica e spietata negli ultimi metri”.

A seguito della cessione di Pohjanpalo, il Venezia è riuscito a mettere a segno appena 4 reti in 7 gare. C’è qualche rimpianto per una sessione invernale di mercato non all’altezza delle aspettative?

"Pohjanpalo non era un semplice calciatore, ma un autentico simbolo per la piazza. Era il capitano del Venezia, oltre ad avere un peso specifico importante per leadership e carisma. Allo stesso tempo, va detto che l’attaccante non stava incidendo sul rettangolo verde, anche perché non è stato semplice per lui assorbire il salto di categoria. Cedere Pohjanpalo non è una scelta drammatica in sé, ma lo diventa se vai a rimpiazzarlo con Maric e Fila. Ovvero la quarta scelta della linea offensiva del Monza, e

un giovane proveniente dallo Slavia Praga che non è riuscito ancora ad esprimere le proprie potenzialità. La società si era anche avvicinata a prendere nomi altisonanti come Shomurodov e Yaremchuk, ma nel momento in cui è saltato l’accordo, i piani alternativi si sono rivelati inadeguati. Al momento, le statistiche dicono che i due calciatori faticano a sbloccarsi. Poi può darsi che magicamente Fila inizi a trovare la chiave giusta per sbloccarsi e non fermarsi più, ma la cosa al momento sembra essere alquanto improbabile".

Dove si giocherà la gara, e quali saranno i duelli più importanti?

"Credo che la gara tra Venezia e Napoli sarà molto simile a quella del girone di andata, con i lagunari non rinunciatari, ma pronti a mostrare linee compatte per spingere i partenopei fuori dai blocchi. La squadra di mister Di Francesco proverà a guadagnarsi qualche spazio per ripartire in transizione, ed in questo Oristanio e Zerbin saranno due uomini fondamentali nello scacchiere tattico arancioneroverde. Immagino che entrambi saranno serviti spesso sulla verticale, così come l’altro quinto Ellertsson. Saranno questi 3 uomini gli incaricati di ribaltare il fronte per punire il Napoli nel caso in cui dovesse lasciare qualche spazio di troppo alle proprie spalle. In mediana bisognerà vedere quanto Nicolussi Caviglia soffrirà la maggiore fisicità del centrocampo partenopeo. Lui è il cervello del Venezia, e quando viene schermato è ovvio che la squadra fatica ad impostare. Inoltre, se dovesse essere confermato dal primo minuto, sarà importante capire quanto spesso Duncan riuscirà a uscire vincitore dai propri duelli. Parliamo dell’unico calciatore di stazza della squadra lagunare, e toccherà a lui provare a vincere contrasti e recuperare palloni nel momento il cui il Napoli verrà a palleggiare nella metà campo del Venezia. Mi aspetto una pressione importante della squadra guidata da mister Conte, con i padroni di casa chiamati a concretizzare le poche occasioni da gol che concederà la seconda forza del campionato. Sarà questo l’unico modo per provare a spostare quell’ago della bilancia, che sulla carta è abbastanza indirizzato sul lato partenopeo".

Al Penzo ci sarà l’atmosfera della grandi occasioni, con pochissimi ticket ancora disponibili sulle piattaforme ufficiali.

"Sono ancora disponibili circa 1.000 biglietti, ma è stata già sfondata la quota dei 10.000 tagliandi staccati, con un settore ospiti già sold-out da giorni. La Curva Sud (zoccolo duro della tifoseria arancioneroverde), sarà stracolma, mentre le altre due tribune si avviano all’esaurimento delle ultime disponibilità. Ci sarà l’atmosfera delle grandi occasioni, per una partita da vivere all’insegna della sportività".


sabato 15 marzo 2025 - 00:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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